Venerdì 7 Giugno, presso i saloni dell'ex "Palazzo Alessi" a Paternò (CT), è stato presentato in formato cartaceo,il mio ultimo lavoro letterario "IL CUSTODE". L'evento è stato coadiuvato dalla Presidente dell'Ass. "Arte Spettacoli", Barbara Cassisi, talent scout per i giovani esordienti cantanti italiani, insieme con l'avv. Mariarosaria Finocchiaro e il vercellese Emilio Morello, ricercatore indipendente.
Il libro già nelle settimane precedenti ha suscitato l'interesse di un vasto pubblico italiano, e coloro che hanno avuto la possibilità di leggerlo in anteprima, ne sono rimasti colpiti e in alcuni casi persino scossi a livello interiore.
La domanda che alcuni lettori si sono posti e che ha suscitato una rivisitazione da parte dell'autore è stata: Cos'è "Il Custode" ?
Quello che segue è l'interpretazione fornita dall'autore:
Angelo Virgillito: Varcare la soglia della realtà per entrare nel mondo della
fantasia, è un pensiero che ognuno di noi ha accarezzato almeno una volta nella
vita, se poi si riesce a raccontarlo attraverso le pagine di un libro è un
desiderio che si avvera. Ma dopo averlo scritto ci si rende conto che esso non
è soltanto una fantastica avventura nel mondo dell'immaginario ma rappresenta
un risveglio, un essere riuscito a scardinare quelle matrici custodite in quei
geni particolari, che gli scienziati chiamano "geni spazzatura"
soltanto perché non sono in grado di decodificarli, pur avendo a disposizioni
le migliori e più avanzate tecnologie scientifiche.
Vi siete mai chiesti perché certi eventi accadono
improvvisamente, che il più delle volte ci spingono a repentini cambi di rotta
o strada che sia, e, in alcuni casi, persino modo di pensare?
Per la maggior parte di noi essi sono delle pure coincidenze
della vita, ma gli studi ci dicono che le coincidenze non esistono, allora
perché forziamo il nostro sistema energetico, la nostra mente, a liquidarle e
archiviarle come interferenze? Ci siamo mai chiesti perché accadono?
L’uomo per quanto civilizzato esso appaia, a livello
interiore ha mantenuto quel legame atavico, che gli permetteva, agli albori
della sua esistenza, di interagire costantemente con le forze energetiche e
rigeneratrici dell’universo.
Perché, in definitiva, se proprio la voglia dire tutta, noi
siamo un piccolo ammasso energetico, fermamente ancorato a questo pianeta dalle
sue considerevoli energie.
Qualcuno affermerebbe che siamo costituiti da un agglomerato
chimico di elementi, ma come insegna la scienza ogni sostanza è composta da
elettroni, protoni, neutroni ecc., quindi noi fondamentalmente siamo energia.
Faccio un esempio: Se a un qualsiasi atomo del nostro corpo dovessimo togliere
il suo elettrone, l’intera struttura biologica del nostro corpo si
sgretolerebbe in un istante. Ma che vuoi che sia un elettrone, noi ne abbiamo a
miliardi che gravitano nelle nostre cellule, eppure il semplice collasso di uno
di essi, ha la capacità di distruggere il nostro intero sistema genetico, in
brevissimo tempo.
Ma a noi è stato insegnato che viviamo in un mondo fisico e
materialistico, dal punto di vista genetico, la cui forma solida ci da
sicurezza. E questa sicurezza ci induce a fare e pensare secondo un preciso
ordine, dove se lo tocco è vero, ma il semplice gesto di toccare altri non è che
il frutto di una sorta di compromesso che la nostra mente ha dovuto accettare
per mantenere inalterati certi equilibri interiori. Il motivo? Semplice, per permetterci
di vivere in questa realtà, senza subire troppi danni a livello energetico.
Fatta questa breve premessa, credo che ognuno di noi, a
questo punto si sta facendo una serie di domande:
Cos'è "Il Custode?
In che modo dovrebbe essere interpretato, come un romanzo, o un trattato
pseudoscientifico, o piuttosto essoterico o mistico?
E' stato partorito dalla fulgida immaginazione dell'autore, o esula dai normali canoni interpretativi a cui siamo abituati nel leggere un libro ?
Oppure
è un viaggio su un piano eterico diverso dal mondo che ci circonda?
Oppure
è un'analisi di due Verità speculari che si contrappongono in un gioco
frustrante, dove l'uno vuole primeggiare sull'altro?
Oppure
è un viaggio d'introspezione interiore, dove il protagonista ci accompagna tra gli
oscuri cunicoli del nostro stesso passato, alla ricerca della conoscenza
perduta?
In effetti, “IL CUSTODE” potrebbe
essere tutto questo e molto altro ancora, dove il protagonista, Alfredo, dopo
averci fatto attraversare il nostro tempo ci apre le porte per indurci a intraprendere un’avventura del
tutto nuova, un viaggio singolare per scoprire l’altro noi, in nostro vero IO,
e lo fa vivendo in prima persona due verità incontestabili, la dove, una esprime
una realtà che Alfredo, ma che ognuno di noi, affronta ogni singolo giorno sin
da quando siamo nati; l’altra invece è un percorso su un diverso piano o realtà
che sia, la cui esperienza e gli strani incontri in cui è coinvolto, stravolge non
soltanto l’esistenza di Alfredo, ma anche la nostra, che lo stiamo seguendo in
questa fantastica avventura.
E quando improvvisamente
nella nostra mente iniziano a emergere ricordi ed esperienze che ci inducono a
una profonda riflessione, che ne comprendiamo il valore. E più riflettiamo più
ci accorgiamo che quella gigantesca
torre costruita con minuziosa pazienza nell’arco della nostra esistenza,
fondata su certezze religiose, sociali e sulla fiducia negli altri, inizia a
vacillare, mentre i dubbi iniziano ad aggrovigliare i nostri pensieri.
Sicuramente i più attenti, per sfatarli iniziano a fare delle ricerche e,
soprattutto, delle comparazioni. Ed è a
questo punto che ci si accorge che la torre che abbiamo costruito, motore della
nostra intera esistenza poggia su fondamenta impastate sulla menzogna e sulla
falsità.
Ed è lì che i dubbi, le perplessità,
lo smarrimento, l’incredulità, emergono preponderanti dalle pagine del “Il
Custode”. Ed è quello che succede ad Alfredo, che inizia a porsi una miriade di
domande, ma non riesce a trovare le giuste risposte.
E’ combattuto perché non sa da che parte sta
la verità. E per scoprirla le vive entrambi sia dal di dentro, giorno dopo
giorno, sia dal di fuori, utilizzando con assoluta soggettività sia l’una sia
l’altra, dimostrandosi un agguerrito indagatore di se stesso. Cosa scoprirà
Alfredo in questo viaggio fantastico, io non lo so, o meglio un’idea me la sono
fatta, ma non ve la dico, perché ognuno di voi ha una sua ed unica sfera
energetica, la cui interpretazione è totalmente soggettiva. In buona sostanza,
ognuno di noi darà una sua personale interpretazione. E poi con questa premessa
così pragmatica, perché togliervi il gusto di scoprirlo da soli.
Copyright Giugno 2019 Angelo Virgillito