In una traduzione degli antichi testi
biblici e pubblicata nel 1968, dalle edizioni Paoline, nel primo libro del Pentateuco, al secondo
racconto della Creazione leggiamo:
[…] Allora il Signore Iddio formò l’uomo
dalla polvere della terra e alitò nelle sue narici un soffio vitale, e l’uomo
divenne un essere vivente.
I tempi cambiano e si evolvono, così
oggi, gli studi scientifici sull’origine della vita sulla Terra, sono giunti
alle medesime conclusioni. Non sto qui a raccontarvi ogni singolo passaggio che
determinò l’evolversi della vita su questo pianeta, o le interazioni scientifico-religiose, perché sarebbe troppo lungo
e noioso, ma essa può essere racchiusa in quattro fasi fondamentali e
successive, come ebbe a scrivere Jean Heidmann, nel suo libro “Quanto manca all’incontro”
– edizioni Piemme - 1996 – AL:
Atto I:
alcune molecole organiche semplici, provenienti da sintesi avvenute nell’atmosfera
o nello spazio o nelle vicinanze di sfiatatoi sottomarini, elaborano la chimica
prebiotica usando l’acqua come solvente.
Atto II: la
macchina copiatrice primitiva, che con i suoi errori permetteva (a queste
molecole organiche semplici) di evolversi per mutazioni, si installa, aiutata
da argille, dove si trovano i foglietti proteici; è il mondo pre-RNA.
Atto III: un
acido ribonucleico semplice che è proprio il suo enzima, il – ribozima -,
prende piede con le sue funzioni d’informazione e di catalisi e si dota, per
evoluzione, di nuove funzioni come quelle di creare delle membrane, dunque
delle protocellule; è il mondo RNA.
Atto IV:
compaiono i primi microrganismi assieme al nostro primo antenato, il “progenota”,
le cui diversificazioni, verso due miliardi e trecento milioni di anni fa,
hanno dato origine ai tre regni di base: gli archeobatteri, gli eubatteri e gli
eucarioti; molto più tardi, due rami di eubatteri, i mitocondri e i
cloroplasti, si mettono in simbiosi con gli eucarioti per arrivare, dopo solo
settecento milioni di anni nel passato, alle piante, agli animali, ai funghi,
ai protozoi e agli archeozoi… il mondo attuale!
Ora, si può essere più o meno in
accordo con quanto affermato dagli studiosi sull’origine della vita sulla
Terra, i cui esperimenti condotti in laboratorio hanno confermato le loro
ipotesi, tuttavia, in una attenta riflessione i dubbi che emergono ci lasciano
esterrefatti. Le prime domande che ci poniamo ci lasciano sgomenti: quali
conoscenze scientifiche e storiche avevano questi popoli d’origine cananita, ammesso
che siano realmente esistiti, provenienti da quei territori che un tempo furono
occupati dai Sumeri, per riportare in epoche più tarde la storia della genesi
umana (ricordiamo che nell’Atto II, avvengono delle mutazioni molecolari
favorite dalle argille) e chi fu che li istruì in tal senso?
Un’altra domanda che ci poniamo che
contraddice l’essenza di base, la stessa su cui si fondano tutte le discipline scientifiche,
secondo la quale l’universo e le sue interazioni rispondono a regole ferree e
immutabili, allora come si spiega, o meglio, come commentano gli scienziati, l’errore
così grossolano nella copiatura ed evoluzione della sintesi della vita?
Si
potrebbe attribuire alla casualità, alle influenze esterne o interne al pianeta
ancora in fase di assestamento, ma sono congetture molto discutibili, perché
ogni singolo passaggio dal momento della formazione del pianeta fino alla
nascita del primo organismo unicellulare, sembra seguire una procedura
meticolosa e chimicamente perfetta, tranne questo “piccolo” passaggio. Ma di errori negli ultimi
quattro miliardi di anni di vita del pianeta a quanto pare ne sono stati
registrati parecchi. A questo punto è logico supporre che c’è qualche errore o
omissione da qualche parte nella ricostruzione del ciclo evolutivo della vita
sulla Terra. Sì, ma quale?
E’ ovvio che ognuno di noi percepisce
la realtà che ci circonda secondo il proprio grado culturale e religioso,
tuttavia non è da escludere il nuovo panorama che ci si apre nel quale si sono insinuate perplessità e dubbi, le quali ci spingono ad aprire le nostre menti verso nuove ipotesi. Ecco
perché leggere il libro “Gli alieni… del pianeta Terra!” può aiutarci a
comprendere meglio le nostre origini. Il libro non ci fornirà tutte le risposte
perché molte delle quali sfiorano i confini della realtà scientifica, ma
possono rendere il nostro cammino più agevole nella costante e immutata ricerca
sulle nostre origini !!!
Per coloro che fossero interessati all'acquisto del libro inviate una richiesta al seguente indirizzo E-mail: iventietnei@gmail.com
Copyright maggio 2016 Angelo Virgillito
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