martedì 22 dicembre 2015

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: Quali ...

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KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: DA ME PER TUTTI VOI !!!

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: DA ME PER TUTTI VOI !!!: Nel buio della notte, solo, triste, in mezzo al nulla, un vento gelido attraversa il mio cuore, poi, guardo le stelle e in ognuna ved...


DA ME PER TUTTI VOI !!!

Nel buio della notte,
solo, triste,
in mezzo al nulla,
un vento gelido attraversa il mio cuore,

poi, guardo le stelle e in ognuna vedo un amico,
non molti in verità,

ma così tanti che bastano a riscaldare il mio cuore.
Le lunghe distanze si accorciano,
i pensieri si uniscono,
i cuori si fondono in un divenire universale.
Ciò che ci ha tenuti separati ora,
e nei giorni a venire,
ci unisce in un amorevole abbraccio di fratellanza,


che sia consapevolezza, illuminazione o semplice conoscenza,
adesso non sono più solo,
il giorno più buio è passato, ora, il cammino è più radioso,
in attesa del sorgere di una nuova alba.


Copyright  2015 Angelo Virgillito
Ai puri di cuore, agli agguerriti, ai petulanti, agli amici veri, dal profondo del mio cuore vi auguro un mondo di bene e serenità. 



Buone feste a tutti voi !!!

lunedì 21 dicembre 2015

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: Quali Misteri sono stati svelati in questi ultimi ...

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: Quali Misteri sono stati svelati in questi ultimi ...: Da questo mio blog e  insieme con voi,  vorrei  ripercorrere, con diversi articoli, quel periodo, durante il quale sono stato protagonista ...

Quali Misteri sono stati svelati in questi ultimi 30 anni ???

Da questo mio blog e insieme con voi, vorrei  ripercorrere, con diversi articoli, quel periodo, durante il quale sono stato protagonista di un programma radiofonico dal titolo “Misterius”, andato in onda durante gli anni ’80, ogni lunedì sera, dalle ore 18,00 alle ore 20,00, ma soltanto per alcuni mesi, da una delle tante stazioni radiofoniche siciliane che furono create in quegli anni, un po’ in tutte le città italiane, così come ho scritto in un articolo precedente http://lastoriasegretadellasicilia.blogspot.com/2015/12/i-miei-primi-passi-alla-scoperta-dei.html?spref=fb 
Le motivazioni che mi hanno spinto a rendervi partecipi di questa mia esperienza è dettata dalle incongruenze, che dal mio punto di vista sono rimaste tali, che si ponevano i ricercatori di allora alle quali , ancora oggi, noi cerchiamo di dare delle risposte esaustive e plausibili. Certo, molti sono stati i passi compiuti da eminenti ricercatori internazionali nel tentativo di svelare i molti misteri che circondano la sfera vitale umana, ma se dovessimo riportare tali progressi graficamente rimarremmo attoniti, perché ciò che vedremmo è una linea che in questi ultimi 30 anni si è appena scostata dal punto zero. Le scienze hanno compiuto notevoli passi da gigante, ma i segreti sulla genesi umana, sulle strutture megalitiche presenti su tutto il pianeta, gli strani simboli incisi su pietre e montagne, erano e lo sono ancora, misteri su cui il dibattito è accesissimo e a volte, persino cruento.  


Oggi, abbiamo a disposizione ricerche e ipotesi più o meno probabili o plausibili, su cui discutere, mentre alcuni governi hanno declassificato centinaia di documenti, ritenuti fino a qualche anno addietro Top Secret, inerenti avvistamenti, contatti e rapimenti ufologici e noi, come tanti bambini a cui è stato appena comprato un gelato, siamo felici, convinti di aver vinto chi sa quale battaglia, chi sa quale guerra. In realtà le diverse agenzie governative hanno soltanto intorpidito le acque della conoscenza. E lo hanno fatto per nascondere delle verità ben più grandi del singolo avvistamento di una sfera o di un oggetto, perché? Quale macchinazione si cela dietro questi misteri agghiaccianti, di terre insospettate, di creature mostruose, tanto da sembrare impenetrabili, di cui la gente ha paura persino di parlarne?  In questi ultimi 35 anni forse l’unico dato certo è quello secondo il quale si è preso coscienza di una presenza costante nei cieli della Terra di oggetti non identificati e non identificabili, per il resto i misteri di quel tempo sono rimasti. Nel frattempo sono nate centinaia di teorie, molte delle quali credibili, ma qual è quella che corrisponde al vero?  
 Quello che segue sono stralci di quel vecchio copione che io insieme con mia moglie Angela (il programma era condotto da entrambi) abbiamo trasmesso radiofonicamente.
Districarsi oggi su piani che racchiudono l’ignoto, l’insondabile panorama misterico che ancora avvolge la genesi umana, nonostante le scoperte e i ritrovamenti archeologici, che hanno permesso a studiosi e ricercatori di ricostruire parte della storia passata, per quel che se ne dica, è più vasto di quello di ieri, anche se le conquiste scientifiche potrebbero far pensare il contrario. Nella maggioranza delle volte però, ogni nuova scoperta o ritrovamento archeologico anziché fornire risposte ha posto una miriade di domande, alle quali studiosi e accademici non riescono a decifrarne il significato.
E come nel passato anche oggi, quando si pensa di aver trovato l’accesso, la porta d’entrata aperta, invece, ci si ritrova a risolvere altri enigmi, altri misteri, con altre cento porte sbarrate da simboli e segni indecifrabili. Per quello che fino ad ora siamo riusciti a ricostruire della storia del nostro passato, possiamo affermare che l’uomo ha fondato la sua esistenza su una cortina di labili certezze. Certezze che gli furono insegnate e che egli rese indispensabili per vivere in un mondo in cui, in fondo, si sapeva ben poco. Ogni evento nella maggioranza dei casi veniva spiegato in termini ultraterreni: la nascita, la malattia, persino il mutamento delle stagioni. Sin dai tempi antichi a l’uomo gli fu insegnato che tutto ciò che gli accadeva o che si verificava intorno alla sua stessa esistenza era opera degli dèi del cielo. Il Mistero, così come oggi lo concepiamo, aveva una dimensione quasi inesistente; tutto era deciso dall’Alto: tutto aveva, quindi, una sua spiegazione in termini metafisici legati alle divinità del cielo e della terra, come la Grande Madre.
Le prime avvisaglie però, della vera rivoluzione umana si ebbero subito dopo il Diluvio, dal quale una ristretta cerchia di umani furono salvati dalla distruzione. Uomini, che noi oggi sappiamo furono migliorati nelle loro costituente vitale (DNA), ai quali fu insegnato come coltivare i campi e allevare alcune razze di animali. Ma ciò che gli antichi dèi non hanno mai compreso è quella componente divina che insita nell’uomo. Egli è figlio dell’evoluzione cosmica e come tale in esso persistono tutte quelle componenti celesti, esternazione del Principio Primo. Infatti, passarono diversi millenni e l’uomo iniziò a porsi domande su domande e furono talmente tante che alla fine entrò in conflitto esistenziale con i suoi stessi creatori, che fino a quel momento l’avevano utilizzato per i loro scopi.
La maggior parte degli dèi che fino a quel momento avevano condiviso gli stessi spazzi con gli umani, ritornarono sui loro pianeti d’origine, ma alcuni di loro rimasero come osservatori. A quel punto l’uomo si sentì libero di agire. Ma loro, gli antichi dèi, in realtà, non hanno mai abbandonato questo pianeta, si sono spostati su una dimensione diversa, dalla quale hanno continuato e continuano ancora oggi a manipolare le nostre menti grazie ad alcuni traditori dell’umanità. Uomini, creature terrestri che di umano hanno soltanto le sembianze; vengono definiti in tanti modi ma sono soltanto dei viscidi vermi che per una manciata di monete, hanno tradito il genere umano.
L’uomo, con le regole fissate dagli antichi dèi, nonostante tutto iniziò a progredire, ma le conquiste scientifiche hanno avuto come conseguenza un risvolto impensabile: chiudere le risposte in paradigmi inaccessibili, impedendo alla ricerca di svilupparsi oltre quei confini imposti. Ecco schiudersi davanti agli occhi increduli degli antichi ricercatori, affascinante e tentatore, l’ignoto, lasciandoli smarriti, sperduti in un deserto oscuro, dove cielo e terra si rimestano di continuo, nel quale hanno perso la loro stessa identità universale …
Continua …

Copyright ©  Angelo Virgillito


sabato 19 dicembre 2015

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: I MIEI PRIMI PASSI ALLA SCOPERTA DEI PIU’ IMPENETR...

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: I MIEI PRIMI PASSI ALLA SCOPERTA DEI PIU’ IMPENETR...: I MIEI PRIMI PASSI ALLA SCOPERTA DEI PIU’ IMPENETRABILI MISTERI DELL'UMANITA' Stamane stavo rovistando tra le centinaia di appu...

I MIEI PRIMI PASSI ALLA SCOPERTA DEI PIU’ IMPENETRABILI MISTERI DELL'UMANITA' !!!

I MIEI PRIMI PASSI ALLA SCOPERTA DEI PIU’ IMPENETRABILI MISTERI DELL'UMANITA'

Stamane stavo rovistando tra le centinaia di appunti che nel corso della mia storia giornalistica ho accumulato, quando ritrovo una vecchia carpetta piena di articoli e appunti inerenti alla storia degli UFO, ma furono alcuni fogli del copione che utilizzai insieme con mia moglie per una trasmissione radiofonica, titolata "MISTERIUS" da me condotta insieme con mia moglie Angela Grasso. Erano gli anni '80 ed era da poco esplosa la mania delle radio locali che trasmettevano dai posti più disperati: dalle cantine alle soffitte. Io, ma come me tanti altri miei coetanei ci contendevamo quell'ora di "Gloria" radiofonica, catturando l'interesse dei radioascoltatori con la musica trascinante dei vecchi vinile. Una guerra che non solo poneva in competizione tutti gli speaker della radio, ma la vera competizione era tra le diverse piccole radio locali, che a quel tempo spopolavano in tutte le città e paesi del territorio.
Dal canto mio ho sempre avuto una certa difficoltà nel seguire la "corrente", così nel pieno dei miei 20 anni, mi cercai uno spazio radiofonico che potesse darmi la soddisfazione di essere il protagonista assoluto della rete radiofonica locale. Proposi la mia idea al proprietario della radio che accolse di buon grado la mia proposta di realizzare una trasmissione che si occupasse di Misteri e in men che non si dica preparai i primi copioni con ciò che io e mia moglie avremmo dovuto dire in diretta, intervallati, ovviamente, da brani musicali scelti dal responsabile della regia di turno e, comunque, attinenti al programma.
Alcune fotocopie del copione della mia prima puntata di "Misterius", una trasmissione radiofonica che andò in onda nel 1981 dalla cittadina di Paternò, Catania

Fu così che, per diverse settimane, io e mia moglie ci impegnammo a raccontare quel panorama offuscato da una fitta nebbia che circonda certe realtà: UFO, Parapsicologia, Clipeologia, Esoterismo, Grafologia, Scienze Occulte, Astrologia ecc. Un panorama vasto e inconsueto che tuttavia non ebbe l’effetto sperato, i dogmi religiosi e lo strapotere delle caste aveva ben strutturato il suo apparato tanto da impedire ogni tentativo che minasse le loro fondamenta.
C’era sì, la passione e il desiderio di divenire protagonisti radiofonici e seguito da un nutrito numero di radioascoltatori, ma come tutte le aziende, anche quella piccola radio paesana, per mantenere gli alti costi di trasmissione era costretta a ricorrere alla pubblicità. Una pubblicità che venne meno a causa del mio programma perché, come anzidetto, andava controcorrente, insinuava un tarlo nelle menti degli ascoltatori, così fummo costretti a chiudere il programma. I tempi non erano maturi per discutere di teorie alternative e fuori dai canoni ortodossi, e se poi, ci aggiungiamo il  contesto sociale e religioso su cui erano fondate queste comunità isolane, ogni ulteriore commento diventa superfluo.
Ciò che mi è rimasto è il vivido ricordo di questa bellissima esperienza, che avevo quasi dimenticato, rilegandola nei meandri più reconditi della mia mente. Ma a volte, i ricordi riaffiorano, in uno strano divenire, per ricordarci quali percorsi abbiamo intrapreso o attraverso i quali siamo stati guidati, ma a quel tempo non avevo ancora capito che quei segni provenivano d’altrove, come i miei turbolenti sogni che mi hanno accompagnato sin dall’infanzia; sono state battaglie perenni e risvegli ansimanti hanno permesso a ciò che io oggi definisco entità aliene malvagie, di controllare e condizionare la mia vita, ma fino a un certo punto, c’era qualcosa dentro di me che ribellandosi riusciva a riportare equilibrio nella mia sfera emotiva. Nel rivedere e rivivere questi lampi di luce giungere dal mio vissuto, mi danno la possibilità di capire, di comprendere alcune piccole verità che oggi mi hanno portato a indagare sempre più a fondo nella storia del nostro passato. Un risveglio di difficile decifrazione ma il tempo mi aiuterà non più a percorrere ma a correre sempre più velocemente verso questa nuova meta.



Coppyright  ©  Angelo Virgillito  

martedì 8 dicembre 2015

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: A QUALE DIO CREDERE ???

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: A QUALE DIO CREDERE ???: A QUALE DIO CREDERE Una delle domande più frequenti che mi vengono rivolte è: Lei crede in Dio ??? L'ascensione di Gesù Cristo ...

A QUALE DIO CREDERE ???

A QUALE DIO CREDERE
Una delle domande più frequenti che mi vengono rivolte è:
Lei crede in Dio ???
L'ascensione di Gesù Cristo
    
 A volte per appagare l'io del mio interlocutore gli rispondo di si, ma se dovessi farmi io stesso tale domanda dinanzi ad uno specchio, il discorso si complica maledettamente, perché ciò che mi è stato insegnato si sta dimostrando di essere un metodo condizionatore che nulla a che vedere con l'essenza spirituale insita in ognuno di noi. Il discorso è molto controverso e dibattuto in tutte le sedi siano esse accademiche, esegetiche e teologiche. Le analisi e i concetti interpretativi lasciano sgomenti, mentre i nuovi modelli d'indagine stanno scardinando quanto fino ad oggi c'è stato volutamente nascosto. Le nostre deboli menti fallaci si disorientano in tale panorama, diventando facili prede di quei concetti che, anziché aiutarci a diradare la nebbia che offusca la nostra giusta visione spirituale ne accentua l'oblio. Se poi distogli lo sguardo da ciò che ti hanno imposto di guardare ti rendi conto che tutte le storie religiose del pianeta, concettualmente sono uguali. Nei paesi orientali, ad esempio, è stato dimostrato che le storie di dèi incarnati sono identiche a quella più tardiva su Gesù Cristo, non solo, ma i fatti e i retroscena, sono presenti nella totalità delle principali religioni pagane dell'antichità; alcune di queste storie narrano di incarnazioni divine che nel rileggerle sembra di leggere la storia del Salvatore cristiano e non solo, in alcuni casi anche nei minimi dettagli, dalla leggenda dell'Immacolata Concezione a quella della crocifissione e alla successiva ascensione al cielo, tanto che è possibile confonderle l'una con l'altra.
    
Il Buddha indiano

    Basandomi su queste logiche mi ritrovo con più di venti pretendenti che aspirano o che affermerebbero essere stati investiti della grazia di Dio, quindi di essere divini. Secondo la storia o le leggende tutti questi messia, salvatori e figli di Dio sono scesi dal cielo ed hanno preso sembianze umane, incarnandosi in un corpo, ma mostrando allo stesso tempo prove incontestabili di origine divina facendo miracoli e prodigi, e dimostrando virtù eccezionali. 
  
Zoroastro

  
Prometeo

  A questo punto dobbiamo chiederci a quale Dio o Gesù Cristo dobbiamo credere, visto che l'Indostano Krishna, l'Indiano Buddha, il Salivahana delle isole Bermuda, gli egizi Zulis, o Zulhe, o anche Osiride e Horus, lo scandinavo Odino, il caldeo Crite, il persiano Zoroastro, i fenici Baal e Taut, il tibettano Indra, l'afgano Bali, il nepalese Jao, il Bilingonese Wittoba, il siriano Thammuz, il frigio Arys, il tracio Xamolxis, Zoar dei Bonzi, l'assiro Adad, i siamesi Deva Tat e Sammonocadam, il tebano Alcide, Mikado dei Sintoos, il giapponese Beddru, Hesus o Eros e Bremrillah dei Druidi, il gallico Thor, figlio di Odino, il greco Cadmo, Hil e Feta dei Mandaiti, i messicani Quetzalcoalt e Gentaut, il re universale delle Sibille, Ischy dell'isola di Formosa, il maestro divino di Platone, il santo di Xaca, i cinesi Fohi e Tien, Adone, figlio della vergine greca Lo, i romani Issione e Quirino, Prometeo del Caucaso e non certo per ultimo l'arabo Maometto, tutti questi Gesù Cristo (unificando in questo il nome di tutti loro) aspiravano o posero le basi per la salvezza del mondo, ascendendo al cielo ???


Copyright 2015 Angelo Virgillito

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: L'UOMO SCHIAVO DEGLI DEI !!!

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: L'UOMO SCHIAVO DEGLI DEI !!!: Alla gente si chiede di credere agli UFO, perché ormai sono una realtà fisica, gli si dice che alcuni sono buoni e altri sono cat...

L'UOMO SCHIAVO DEGLI DEI !!!





Alla gente si chiede di credere agli UFO, perché ormai sono una realtà fisica, gli si dice che alcuni sono buoni e altri sono cattivi, nessuno però, si è preso la briga di dire a l’uomo che noi siamo i figli della Creazione, che la nostra mente fa parte o è un'estensione di colui il quale tutto ha generato. Se soltanto lo volessimo, saremmo in grado di ribaltare questa realtà e riportare equilibrio in questa parte di Universo. Anziché essere usati, potremmo gestire le nostre risorse e decidere noi stessi del nostro destino, della nostra evoluzione.
E' pur vero che temiamo le loro capacità tecnologie, la loro facoltà telepatica di penetrare negli angoli più remoti delle nostre menti, perché abbiamo dimenticato come difenderci. Abbiamo dimenticato che siamo in grado di connetterci con tutti i piani armonici dell'universo e con quelli iper-dimensionali. Noi siamo una delle poche "singolarità" che si sono sviluppate in quest’universo e "loro" dopo averci studiato a lungo, hanno alterato la nostra evoluzione, hanno manipolato il progetto del Dio creatore, solo perché dopo aver esaurito le loro risorse, hanno dovuto cercare altri mondi da sfruttare. Qualcuno potrebbe affermare che si tratti di spirito di conservazione, ma una tale affermazione è molto opinabile. L'universo è pieno di pianeti molto simili al nostro, d'altronde ogni ammasso si è formato da tutta una serie d’interazioni e fusioni atomiche generando energia da cui è sorta la materia.
Di conseguenza ogni galassia, sistema solare, soli e pianeti custodiscono le stesse risorse presenti sulla Terra. Certo in molti mondi a causa di turbolenze magnetiche e fisico-dinamiche è impossibile sfruttarle, ma c’è ne sono altrettanti uguali o simili alla Terra che potrebbero offrire le stesse opportunità, magari in molti di loro la vita è ancora a uno stadio primordiale, quindi lo sfruttamento, non arrecherebbe nessun danno. Scegliere un pianeta abitato, farsi “amici” le più alte cariche governative, a me sa di pura macchinazione machiavelliana.


Sono conosciuti con vari nomi secondo le loro conformazioni anatomiche: Grigi di tipo 1, 2 e 3, Grigi macrocefali, Rettiliani, Pleiadiani, Nordici, Anunna(ki), Arconti e Draconiani, Venusiani, ecc., hanno in definitiva, utilizzato e continuano a farlo, la Terra e l'evoluzione biologica presente in essa. Alcuni utilizzano il pianeta come un laboratorio a cielo aperto, altri invece come un grande "Centro Commerciale" dove si arriva, chi sa da dove, parcheggiano (in fondo al mare, o in strutture invisibili all'occhio umano) e utilizzando ignare vittime assorbono gran parte delle loro energie vitali. C'è soltanto una dolente nota che in tutto questo caos alieno non trova il giusto accordo: l'umanità, che quotidianamente subisce, passivamente, questo sopruso.
E' anche vero però, che siamo una razza giovane, in parte frutto dell'evoluzione. Non siamo un sol popolo come lo fummo al tempo della "Torre di Babele"; queste creature spaziali compresero che nel processo di alterazione genetica non avevano creato un umile servitore, ma una creatura quasi perfetta e ciò li spinse a dividerci. Non ci hanno mai permesso di sviluppare i due stadi evolutivi della nostra mente invece, ci hanno insegnato a odiare i nostri simili, un odio che ancora oggi divide le nazioni, ma soprattutto quegli uomini che fomentati da governanti irresponsabili, nonché traditori dell'Umanità hanno svenduto la nostra razza a queste creature provenienti da altri mondi o dimensioni solo per aver il loro momento di vana ed eterea gloria o chi sa per quale altra ricompensa (l’immortalità?).
Vane promesse, perché mai questi esseri spaziali permetteranno una simile evoluzione quantica. L'uomo è riuscito a sopravvivere a molti disastri, secondo gli antichi racconti, gelosamente custoditi nelle culture primitive del pianeta, l’umanità è stata più volte cancellata dalla faccia della Terra e ciò sarebbe avvenuto ogni qual volta l’uomo era riuscito a raggiungere quella determinata soglia che gli avrebbe permesso di evolversi in una dimensione superiore. Alla fine l’uomo riuscirà a riscattarsi anche da questo, riappropriandosi della sua sovranità su questo meraviglioso pianeta, ma a quale prezzo? Deve svegliarsi e prendere coscienza della sua importanza nel contesto dell'evoluzione cosmica se non vuole soccombere definitivamente.
Il problema non è come ma quando!


  Ci diamo tanto da fare a inserire post, immagini e collegamenti ipertestuali sulle reti telematiche che non percepiamo più la vera realtà del mondo in cui viviamo, dimenticandoci, a volte, del nostro vero cammino. Noi non siamo pellegrini su questa terra, ma la nostra presenza ha uno scopo, una finalità che va perseguita e, a volte, anche inseguita e non è detto che sempre ci riusciamo.
Nulla c’è dovuto!


Ogni piccolo traguardo deve essere conquistato con fatica e spirito di sacrificio. La maggior parte di noi che parla e spinge la gente a riflettere su determinate argomentazioni, nella migliore delle ipotesi veniamo additati come degli "schizzati", ma io mi chiedo e vi chiedo chi sono i veri "schizzati": noi che vorremmo riappropriarci della nostra vera natura o sono loro che manipolati dal Sistema, hanno imperniato le loro vite su una realtà che non esiste?



Copyright 2015  Angelo Virgillito

domenica 22 novembre 2015

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: LA STORIA UMANA NEI RACCONTI DEI MITI ANTICHI

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: LA STORIA UMANA NEI RACCONTI DEI MITI ANTICHI: Una delle tante raffigurazioni dell'Età dell'oro, ascritte in moltissime culture. L'immagine di un'età originaria priva ...

LA STORIA UMANA NEI RACCONTI DEI MITI ANTICHI


Una delle tante raffigurazioni dell'Età dell'oro, ascritte in moltissime culture. L'immagine di un'età originaria priva di dolori e fatiche, un <paradiso perduto> rispetto al tormentato tempo della storia dell'uomo, è uno dei temi più ricorrenti nel pensiero filosofico.


Leggere la storia dei miti antichi è come un tuffo negli accadimenti di un passato ormai dimenticato, eppure la ricchezza di dettagli, carichi d'esperienza e sapienza millenaria, potrebbero svelare delle verità inconfutabili. La loro disamina inizialmente ci conduce a rivivere quegli antichi fasti, dove uomini e dèi vivevano gli uni accanto agli altri. Un mondo fantastico che i moderni studiosi chiamano "Primo Tempo" o Età dell'oro, ciò non di meno questi racconti ancestrali, tramandati da una generazione all'altra, sono la storia non scritta di queste antiche civiltà.

Quetzacoatl, il serpente piumato, Xochicalco, secolo X D.C.

Raccontano di dèi irascibili, vendicativi, prepotenti e malvagi, che all'occorrenza, a volte, sapevano anche perdonare, molto di rado in verità, o dopo aver compiuto la loro personale vendetta contro quelle creature da loro stessi create. Un dio è un dio e nella concezione umana, o almeno è quello che da millenni ci viene insegnato, è un'energia che permea tutto il creato, è luce divina inestinguibile, è Amore. In natura, a parte l'uomo, una madre non farebbe mai soffrire suo figlio e tanto meno lo ucciderebbe. Eppure tutte queste divinità del passato hanno ucciso e fatto soffrire le loro creature, per testare la loro fede o per altre mille e frivole motivazioni.

Alcune sculture sono come i Rettiliani – le creature più antiche e malvagie, secondo gli ufologi.

Eppure non c'è studioso e accademico che sia disposto ad avallare l'ipotesi secondo la quale è più plausibile ipotizzare a una o più razze, poco importa se esse erano aliene o terrestri, con un intelletto superiore e in possesso di tecnologie avanzatissime, potessero essersi auto - nominatisi, dèi, facilitando in tal modo, la loro ascesa alla conquista e al potere dei popoli e dei territori.

D'altronde se l'ortodossia avallasse una tale congettura entrerebbe in contrasto con i poteri forti delle caste religiose che hanno fondato il loro impero sulla paura e sulla sottomissione dei popoli.

Maya, Tolteki, Inca, Sumeri, Assiri, Egizi, e tutte le altre antiche civiltà del passato, nel raccontare la loro Storia, nonostante il loro progresso industriale e sociale, descrivevano fatti e personaggi reali, che di divino non avevano nulla se non il fatto che erano in possesso di conoscenze e tecnologie che agli occhi di quelle antiche popolazioni erano prodigi divini.

Così ci ritroviamo stranamente, a rileggere eventi che accomunano tutte le antiche civiltà, come le lotte fratricide tra dèi e le medesime vendette sul genere umano.



Oggi siamo meno sprovveduti rispetto a qualche decennio fa, la comunicazione globale ha permesso un'interazione più veloce tra i popoli della Terra e lentamente ci rendiamo conto dell'enorme menzogna a cui siamo stati indotti a credere. Una menzogna che continua a essere indotta e diffusa in tempo reale sulle reti telematiche, sono informazioni distorte create per depistare e rendere dubbiose le nuove scoperte o quelle informazioni tenute nascoste da decenni o forse, da decine di secoli.


In molti nel corso della storia umana hanno tentato di svelare tali segreti e la loro "impudenza" li ha portati alla morte. Ancora oggi, scienziati, ufficiali o semplici ricercatori che hanno osato sfidare la "Casta" sono tutti morti o scomparsi in circostanze misteriose.

"Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno..." come dico sempre nelle mie conferenze, perché le mie verità sono il mio punto di vista, frutto di riflessioni e indagini, sulle quali non voglio convincere nessuno. Ciò che mi prefiggo è quello di spingere le persone a un'attenta riflessione, ponendosi al di fuori degli schemi e con una mente aperta, perché 2 + 2 non fa sempre 4 !!!


Copyriright  Angelo Virgillito


lunedì 16 novembre 2015

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: La fine ingloriosa dell'umanità !!!

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: La fine ingloriosa dell'umanità !!!: Serve a poco rimestare queste situazioni, se pur drammatiche, perché nonostante la consapevolezza di ciò che ci sta accadendo intorno, og...

La fine ingloriosa dell'umanità !!!


Serve a poco rimestare queste situazioni, se pur drammatiche, perché nonostante la consapevolezza di ciò che ci sta accadendo intorno, ognuno di noi continua a vivere il suo oblio di essere superiore, nella convinzione che, per quanto assurda sia questa realtà, lo rispecchia fedelmente in ogni suo pensiero. Confusi e stanchi ci uniamo a quel fiume di automi che inneggiano una sovranità che li possa guidare fin dentro il precipizio, dove l'umanità troverà il suo fine ultimo: il totale annientamento da ciò che è e rappresenta l'uomo nell'ingranaggio cosmico della vita. 




Ogni strage da l'11 settembre a quella di Parigi e tutte le altre che si sono e che si stanno perpetrando in ogni angolo del pianeta, hanno un che di mostruoso e di indicibile violenza gratuita, ciò non di meno le colpe non vanno addebitate a questi balordi che mentalmente condizionati si immolano, chi sa per quale turbinosa macchinazione psichica, ma a tutti gli altri, alle masse che ferite e sanguinanti continuano a proteggere i mandanti di queste stragi: politici, religiosi di ogni ordine e grado, e famelici personaggi assetati di potere. Eppure la maggioranza della popolazione mondiale sta a guardare, chiedendo ai suoi carnefici di continuare questo sterminio programmato. 






In Italia ci si accanisce contro i partiti di destra e di quelli di sinistra senza renderci conto che sono tutti figli della stessa faina. Cerchiamo di screditare le religioni, ma poi in cuor nostro, ci affidiamo a un dio che nemmeno esiste. Siamo ipocriti, stupidi e arroganti, convinti di essere al di sopra delle parti, quando in realtà, non siamo altro che pedine, numeri anagrafici che vengono utilizzati per le loro bellicose macchinazioni. 

Siamo prossimi alla fine, altro che libertà, ciò che sta accadendo non è altro che l'inizio della fine. Una fine ingloriosa, in verità, ma è ciò che l'umanità si merita, per il suo egoismo, per la sua ipocrisia, per la sua totale ignoranza !!!


domenica 8 novembre 2015

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: Il corridoio aereo utilizzato dagli Anunnaki in Si...

KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: Il corridoio aereo utilizzato dagli Anunnaki in Si...: Durante la mia ultima conferenza a Ragalna, Catania (11 luglio 2015) proposi una mia nuova teoria, secondo la quale gli antichi dèi/Anunna(...

Il corridoio aereo utilizzato dagli Anunnaki in Sicilia

Durante la mia ultima conferenza a Ragalna, Catania (11 luglio 2015) proposi una mia nuova teoria, secondo la quale gli antichi dèi/Anunna(ki), dopo la catastrofica eruzione dell’Etna, avvenuta 8mila anni fa, che trascino ogni cosa presente sul versante orientale del vulcano, nelle profondità del Mediterraneo orientale, realizzarono una nuova base, ma questa volta la costruirono nel sottosuolo della valle del Simeto. Sì, ma dove? In realtà non esiste, o con molta probabilità sono andati perduti, ogni possibile riferimento archeologico o storico che possa fornirci degli indizi validi e reali. Ma non tutto è andato perduto, molte verità, se pur celate o nascoste in un particolare simbolismo, questi particolari indizi, a un attento ricercatore, svelano gli antichi segreti del passato e le connessioni che le popolazioni locali ebbero con gli antichi dèi. L’unica strada percorribile è l’aspetto religioso e linguistico, eredità dei primi colonizzatori dell’isola, anche se nel corso dei secoli ,ogni forma religiosa e linguistica, ha subito tutta una serie di trasformazioni che, il più delle volte, è persino difficile collocarle nel tempo. Ciò non di meno, nel corso dei secoli, gran parte del patrimonio sumerico ha mantenuto una propria identità religiosa e linguistica, tra le antiche popolazioni della valle simetina, la cui industrializzazione iniziò a svilupparsi con l’arrivo degli dèi, le cui leggende, tra l’altro, raccontano che realizzarono un tempio nei pressi della montagna di fuoco.
La terminologia da noi usata in tale contesto è dovuta a una fluidità di linguaggio, ma in realtà gli antichi dèi, che nel nostro caso sono identificabili negli Anunna(ki), per tutte quelle connessioni e interazioni che ho spiegato nel mio precedente libro “Il tempio perduto degli Anunnaki”, dove realizzarono delle strutture scientifiche, la cui corruzione storico-religiosa  e, per comodità, le popolazioni del versante orientale siciliano le ha definite come “templi”. Queste strutture molto plausibilmente furono erette nei pressi dell’area delle Salinelle, come racconta un’antica leggenda che narra dell’amore nutrito da Adranòs, nei confronti di una dèa della bellezza, non meglio identificata.
Tuttavia il territorio agli occhi di quest’antico visitatore dello spazio, specializzato in tecniche minerarie, sicuramente fu attratto da queste particolari eruzioni parossistiche, dalle quali fuoriuscivano anche dei gas. Tra i tanti elementi gassosi fu l’elio, questo gas nobile che catturò la sua attenzione. A questo punto possiamo ipotizzare che tutta l’area fu sottoposta ad analisi più approfondite. A determinarne la decisione fu la particolare presenza dell’Elio, un gas, secondo le ultime ipotesi e studi di retroingegneria, sicuramente utilizzato dagli Anunna(ki) per le loro navicelle spaziali, come abbiamo prima affermato.  A seguito di tale decisione furono istallate una serie di strutture scientifiche che gli permettessero di approvvigionarsi del prezioso gas e non solo la stessa sorgente acquifera poco distante, destò il loro interesse, dovuto alle particolari proprietà chimico-fisiche e l’eccessiva presenza di minerali di ferro disciolti in queste acque, che tra gli altri elementi c’era anche una percentuale di Elio.
Quella che inizialmente sembrava una ricerca vana, invece, si dimostro essere una vera miniera d’informazioni utili che riorganizzavano l’intero panorama della valle del Simeto.  Sull’’etimologia del nome Batarnù (antico nome arabo della città di Paternò, in provincia di Catania), siamo riusciti a risalire alla versione accadica la cui sincope araba “bayt”, è interconnessa a Bat Anu Bat che significa appunto casa, essendo l'accadico e l'arabo delle lingue semitiche, le analogie semantiche sono molto somiglianti.
Da un punto di vista simbolico, l’idioma Batarnù, le cui sillabe, come stiamo sostenendo, sono riconducibili alla radice sumerica, di conseguenza chiarisce, da un punto di vista cosmogonico, l’importanza del sito quale “via” da seguire per una rinascita spirituale. Infatti, suddividendo l’idioma Batarnù in sillabe, troviamo che:


Di conseguenza la sua interpretazione ha il seguente significato: La via dell’incarnazione dello spirito verso la luce (Sole). Ma andiamo avanti. Si potrebbe applicare lo stesso metodo al moderno nome della cittadina paternese e vediamo come:



Quindi se per PA s’intende Padre, per TER s’intende la Terra e ON equivale a Dio il suo significato dunque può essere letto come: “Questo è il luogo che riflette la luce di Dio”.
Ciò non di meno alcuni studiosi locali potrebbero obbiettare che in epoca pre-ellenica il nome del borgo aveva tutt’altra natura etimologica che si rifà all’assioma HIBLA, supponendo che l’antico borgo avesse delle desinenze femminili profondamente legate alla dea Madre o a Madre Terra, ma anche in questo caso il simbolismo legato all’interpretazione del nome fa un chiaro riferimento al Creatore dei Mondi, come si evince dalla grafica sottostante



 




Le mie ricerche a questo punto avevano subito una battuta d’arresto, finché nel riesaminare un’antica cartina geografica del territorio della valle simetina, non mi sono imbattuto su alcune contrade, la cui particolare disposizione geografica, mi spinse ad approfondire. Le contrade erano Gerbini, Bae, Portiere Stella e Scia, tutte stranamente disposte lungo una linea retta. Alcuni idiomi mi furono subito chiari, ma quello che sfuggiva era il termine della prima contrada Gerbini. Quello che sapevo della contrada di Gerbini risaliva alla seconda guerra mondiale e precisamente al 1944, periodo durante il quale questa contrada balzò agli onori della cronaca, ma anche uno dei punti nevralgici dell’aviazione americana. Dopo lo sbarco delle truppe alleate in Sicilia, l’esercito americano ristrutturò un vecchio aeroporto militare tedesco nei pressi di Gerbini, utilizzandolo per le loro incursioni e bombardamenti dei presidi ancora sotto il dominio tedesco.

 
foto originale scattata il primo giorno dello sbarco degli alleati in Sicilia, durante il quale un gruppo di militari italiani sono stati fatti prigionieri dalle truppe d’invasione. La foto è stata scattata dal ten CH Pamall, fotografo ufficiale della Royal Navy. Operazione Husky, Sbarco in Sicilia 1943, l'Italia, Seconda Guerra Mondiale


Una delle tante istantanee dello sbarco in Sicilia da parte delle truppe alleate. Nella foto si vedono soldati britannici in marcia sul suolo siciliano.

L’aeroporto, dopo la guerra fu abbandonato dagli americani che spostarono la loro sede in un nuovo sito, che come vedremo più avanti, è diventato uno dei centri militari più importanti del Mediterraneo. La contrada è stata ed è ancora oggi un territorio importante per gli agrumicoltori, i cui terreni si prestano particolarmente alla coltivazione di agrumi, grazie anche alla particolare vicinanza al fiume Simeto. C’è da chiedersi però, quale importanza ha ricoperto questo luogo per gli americani, per averlo scelto come base aerea e soprattutto perché fu scelto? Una coincidenza, dovuta al fatto che l’aeroporto esisteva già, forse! Ciò non di meno la scelta del luogo non fu americana ma tedesca, quindi dobbiamo chiederci perché i tedeschi scelsero proprio quel luogo? Per una questione di occultamento oppure perché erano in possesso d’informazioni che li poneva in correlazione con creature non terrestri?
D’altronde la fenomenologia inerente ai casi di avvistamenti di strani oggetti volanti rilevati sia dai radar sia dagli stessi aviatori, durante la 2a guerra mondiale, nei cieli di tutto il pianeta, da poco tempo aveva accesso serie preoccupazioni tra i membri degli stati maggiori degli eserciti coinvolti nel conflitto mondiale. La presenza di queste strani luci nei cieli determinò anche un’ufficializzazione del fenomeno. Ogni governo costituì degli organismi, più o meno ufficiali, per studiare il fenomeno. Fu un allarmismo giustificato, perché inizialmente si pensò che si trattasse di una nuova arma messa a punto dai Nazisti. Le accurate indagini che seguirono, sulla natura di queste strane palle luminose che apparivano improvvisamente nei cieli del pianeta, che spesso seguivano le squadriglie aeree nelle loro missioni di guerra, stabilirono che non avevano nessuna relazione con gli armamenti in dotazione alle nazioni in guerra.
Se non erano armi nemiche e se non erano effetti dovuti a fenomeni atmosferici, che cos’altro poteva essere? Gli scienziati e tanto meno lo stato maggiore dell’aeronautica inizialmente non seppero dare delle risposte e, per non preoccupare ulteriormente la popolazione, iniziarono ad attribuirli a fenomeni del tutto naturali o a palloni meteorologici.
Dopo le prime indagini si resero conto che l’umanità non era l’unica forma di vita presente nell’universo. Da quel momento ogni forma di disinformazione, depistaggio e occultamento, fu messo in atto da tutti i governi della Terra, per nascondere una verità che avrebbe sicuramente capovolto le leadership finanziarie, politiche religiose della Terra.
Iniziai a indagare sugli etimi di queste contrade, ma senza successo. Nessun documento storico ne spiegava il significato e tanto meno l’origine. L’etimologia del nome Gerbini, sembrava cancellata dalla storia, lo stesso accadde con il nome della contrada di Bae. Chiesi persino ai contadini più anziani, che conoscevano tali territori come le loro tasche, il significato di questi nomi, ma come avevo previsto, nessuno seppe spiegarne il significato.
“Bae è Bae ed è dopo Gerbini!” Mi risposero.
Alcuni appassionati di storia patria locale, tuttavia, potrebbero obbiettare che l’idioma sia una corruzione del termine giardini, d’altronde i diversi linguaggi che si sono sovrapposti con le differenti colonizzazioni hanno potuto alterare l’antico significato, ciò nonostante, noi servendoci della radice, riconducibile alla lingua sumera, siamo stati in grado di fornire la nostra personale traduzione di tali idiomi.






Di conseguenza il significato può essere letto e interpretato, come Corridoio di entrata delle navicelle o come li chiamavano le antiche popolazioni, carri volanti.
Un altro nome legato a una contrada paternese è BAE e anche in questo caso siamo riusciti a risalire al suo significato.




Da tale analisi deduciamo quindi, che l'idioma BAE si riferisce a un probabile ingresso di un un "Tempio" sotterraneo.  Analizzando la lettera E nella scrittura cuneiforme essa viene comunemente tradotta come “Tempio”, in realtà significa “Casa/Dimora/Residenza, quindi ben diverso dall’essere un semplice tempietto dedicato a questo o a quella divinità, ma tale significato va attribuito a una vera e propria dimora di un dio in carne e ossa (vedi Z. Sitchin “Le cronache terrestri rivelate”, pag. 237, dell’edizione italiana).
 Il nostro viaggio alla scoperta degli antichi etimi che da sempre le popolazioni della valle del Simeto hanno usato per indicare particolare aree territoriali, prosegue e più ci spostiamo verso oriente più si rafforza la nostra ipotesi. Infatti, una volta superata la contrada di BAE ci imbattiamo in quella successiva che con nostra grande meraviglia troviamo la contrada “PORTIERE STELLA”, cioè porta delle stelle, in questo caso non occorre nessuna interpretazione legata al simbolismo esoterico, che come abbiamo visto in molti toponimi è occultata all’interno delle stesse sincopi. Pertanto questa contrada rappresenta ed è l’ingresso, la porta d’accesso a quest’antica base sotterranea. Le sorprese sembrano non finire poco dopo ci imbattiamo in una nuova contrada e neanche a dirlo è conosciuta con il nome di contrada SCIA.
Sarà un susseguirsi di coincidenze del tutto casuali, ma noi tutti sappiamo che nulla è dato al caso, perché per ogni causa c’è un effetto e la toponomastica di tutte queste contrade che seguono un percorso lineare sono chiarificatrici e non lasciano alito a nessun dubbio: gli antichi colonizzatori dello spazio, cioè gli Anunna(ki), come nell’antica Mesopotamia, anche in Sicilia, nella valle Simetina, realizzarono una base servendosi di un preciso corridoio di discesa per potervi accedere. Abbiamo cercato di risalire a qualche altro significato, magari sconosciuto, ma né i proprietari terrieri tanto meno la miriade di contadini che da sempre lavorano queste terre riescono a spiegare perché queste contrade hanno tali nomi. L’unica risposta ricevuta è stata: … si è sempre chiamata così! 
A questo punto ci chiediamo chi attribuì il nome a queste contrade e perché?
Sicuramente furono le antiche comunità che in questi luoghi vissero in stretta collaborazione con i loro creatori. Di conseguenza possiamo ipotizzare che i nomi delle contrade fanno riferimento a un plausibile corridoio di discesa e di entrata delle navicelle Anunnake, che avrebbe condotto macchinari ed equipaggi in una più che probabile base aliena sotterranea e se in tale contesto accettiamo per veritiero le affermazioni fatte nel 2013, da un ex agente della CIA in pensione, il quale sostiene che nei pressi della base militare americana di Sigonella (CT) c’è una piattaforma sotterranea a più livelli, utilizzata fino agli anni ’70 da una razza extraterrestre, tutto diventa chiaro.

L'immagine riporta alcuni calcoli iniziali e i riferimenti della longitudine e della latitudine delle rispettive contrade presenti nella valle del Simeto, versante meridionale dell'Etna.

La notizia apparse nel 2013 e riportata da alcuni siti internet italiani che in seguito la smentirono, affermando che si trattava di uno scherzo orchestrato dagli amministratori del sito, giusto per giocare un po’. Sarà anche vero che la notizia sia una bufala, ma come spiegare allora che nella memoria collettiva delle tradizioni popolari legate al popolo paternese, c’è il ricordo di un’enorme caverna sotterranea, posta nella valle del Simeto, nei pressi dell’omonimo fiume?
Secondo questo racconto popolare tale caverna sarebbe stata utilizzata da gruppi delinquenziali per nascondere le loro attività illegali. Persino i tutori della legge negli anni settanta, avviarono una lunga serie d’indagini nel massimo riserbo che, secondo fonti non ufficiali, furono interrotte con la motivazione che non esisteva nessuna caverna sotterranea. Ciò non di meno il ricordo ancestrale rimane vivo nelle menti degli anziani paternesi.   
Il cover-up messo in atto dal Priorato di Sion, nel XI secolo d.C., controllato dalla Chiesa nei secoli successivi e supportato dagli americani dopo la seconda guerra mondiale, è la conferma che la valle del Simeto e tutto il versante meridionale dell’Etna, fu un luogo utilizzato dagli Anunna(ki) in epoca remota, anche se in realtà sono coinvolti tutti i territori e molti borghi che attorniano il maestoso vulcano siciliano. Un’ipotesi motivata da tutta una serie di circostanze, indizi e simbolismi, i quali sono riconducibili a questa particolare razza non terrestre. La decrittazione dei vari idiomi, i riferimenti a serpenti alati, a sorgenti ricche di Elio e alla presenza accertata di giganti nel territorio a ridosso del versante meridionale dell’Etna non lasciano dubbi, anche se non sono gli unici indizi. Un’altra circostanza pone dei dubbi ed è quella riferita alle piramidi a gradoni (figura 37) realizzate dai contadini in tutta l’area etnea. Questa tipologia è stata usata fino al 19° secolo dai contadini durante il dissodamento dei terreni e le pietre raccolte sono state accatastate formando proprio delle piramidi a gradoni. Una circostanza strana, perché tale accatastamento è riscontrabile soltanto nell’area etnea. Come se ciò non fosse sufficiente, ci imbattiamo in altre anomalie legate a luoghi, dove la presenza della Chiesa e la concentrazione religiosa sono state e sono preponderanti, ma da un punto di vista topografico il panorama assume un’importanza rilevante se posto in correlazione con quanto è stato esposto dai numerosi ufologi internazionali nel aver individuato un “corridoio” particolarmente utilizzato da aeromobili extraterrestri.

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