mercoledì 11 agosto 2021
QUALE SARA' IL FUTURO DELL'UMANITA'? KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: QUALE SARA' IL FUTURO DELL'UMANITA'?
QUALE SARA' IL FUTURO DELL'UMANITA'?
Quale futuro attende l'umanità: il baratro e di conseguenza l'ennesima estinzione di massa o l'ascensione verso una nuova dimensione?
Nel corso della vita dell’uomo, ci
sono delle fasi che in molti casi, ma non in tutti, inducono alcuni di noi a
scelte esistenziali ben definite, come la ricerca del senso della vita. Esse
emergono nel momento in cui si raggiunge un certo grado di consapevolezza
interiore. Tale raggiungimento però non è per nulla semplice e non tutti gli
umani, a quanto pare, hanno questa particolare predisposizione. E’ un processo
che avviene a livello interiore in quegli individui che hanno questa
particolare programmazione. Iniziamo a dire che tutto questo avviene nel
momento in cui la sfera dell’inconscio crea un canale diretto con la parte conscia
dell’essere umano. E’ una sorta di resettazione evolutiva interiore che fa scattare
a livello inconscio un meccanismo che si attiva soltanto quando l’individuo ha
raggiunto un determinato livello di conoscenza o di desiderio di conoscenza,
nella affannosa ricerca di tutte quelle risposte che iniziano ad affiorare
nella sua mente. Gli organi maggiormente interessati sono le interfacce neurali
dei due emisferi cerebrali. Le ipotesi proposte in questi ultimi decenni sono
tante nelle quali è facile perdersi, perché nell’aggrovigliato labirinto delle
nuove informazioni coesistono trappole e mistificazioni di ogni genere. Questa
“resettazione” che colpisce, in un determinato momento della vita, l’intera
sfera energetica umana, e ha un’unica finalità: risvegliare tutte quelle parti
assopite, quali l’anima, la mente e lo spirito, detta in termini più espliciti avviene una sorta di scollegamento da questa realtà falsata e costruita sulla mistificazione e sul potere dell'uomo su l'uomo, per riavvicinarsi a ciò che realmente l'uomo è e rappresenta nel disegno del Creatore Uno.
Questo collegamento tra il nostro pensiero razionale e le componenti intrinseche del nostro subconscio potrebbero avere anche un’altra spiegazione, secondo la quale a un certo punto, in alcuni esseri umani si attivano delle chiavi che aprono le porte a determinate funzioni genetiche. Spiegare perché avviene solo a una parte degli esseri umani è, allo stato attuale, difficile formulare una diagnosi scientifica. Tuttavia l’ipotesi più plausibile è quella secondo la quale esseri umani non sono o non hanno una programmazione genetica che sia uguale per tutti. Una tale pianificazione genetica farebbe parte di una sperimentazione messa in atto dal Creatore per sperimentare le diverse reazioni dimensionali che si manifestano tra gli individui della stessa specie. Avvalendosi di abili genetisti, furono scelti a caso molti esseri umani nei quali fu innestato un sistema che allo scoccare dell’ora zero attiverebbe una delle tante matrici genetiche, una di quelle totalmente inaccessibili alla scienza, conosciute in campo genico come il DNA non codificante o più semplicemente come “geni spazzatura”. programmate per far evolvere un certo numero di esseri umani su un piano dimensionale superiore.
Un cambiamento simile non è
limitante o circoscritto a un singolo aspetto umano ma coinvolge tutta la sfera
vitale dell’individuo, producendo devastanti cambiamenti che si ripercuotono sia
sul pensiero sia nei rapporti interpersonali e, persino, con gli stessi
familiari più intimi. Sono manifestazioni che emergono a livello conscio e
provocano degli stati d’animo che la persona predisposta, ne intuisce gli
effetti soltanto con il trascorrere del tempo, periodo durante il quale inizia
a prendere consapevolezza del cambiamento interiore che sta avvenendo a livello
mentale, del suo “nuovo” IO che sta emergendo. Un tale riordino della sfera
vitale non è certo una passeggiata, anzi, le fasi iniziali lo rendono ansioso e
dispotico, riuscendo ad avvertire tutta una serie di sensazioni, come sentirsi straniero nel mondo
in cui vive, e spesso si accompagna a stati di irrequietezza. Nel frattempo la
sua visione della realtà, lentamente, inizia a ruotare prospettandogli un nuovo
panorama.
Siamo sulla soglia di un nuovo cambiamento
evolutivo? Sicuramente si! Tuttavia la totale mancanza d'informazioni certe, i
cui effetti, a volte negativi, creano, in un certo numero di esseri umani, una
valanga di stati interiori, una sorta di scala graduata che andrebbe da un
fattore negativo, tipo -10 a un fattore positivo +10. Soltanto con il
trascorrere del tempo s’impara ad equilibrare queste due forze e a padroneggiarle,
ma fino ad allora predominano particolari condizioni di disagio che, a causa dei
quali, si ha la sensazione che tutto ciò che ci circonda inizia a restringersi,
come se la realtà, che stiamo vivendo, si trasmuta materializzandosi su piani
diversi, per poi, dare il via a un processo di restringimento dei confini
dell'esistenza evolutiva dell'essere, per poi esplodere, proiettandoci verso
una dimensione superiore.
Una costrizione mentale interiore
che soli pochi esseri umani (maschi e femmine), come detto poco sopra, riescono
ad avvertire, perché è talmente fastidiosa che nella maggior parte delle genti,
quando ciò accade, inconsapevolmente le loro menti attivino quel processo di
auto-conservazione innato in ogni essere vivente, inibendo, di fatto, il
naturale andamento evolutivo della loro sfera energetica. Sarà questo il salto
quantico che porterà l’uomo verso la quarta o forse quinta dimensione?
Oppure c’è in atto un processo
molto più complesso che coinvolge esseri immortali in lotta tra loro sin dalla
Creazione, creature che, come spiega Corrado
Malanga,[1]
in uno dei suoi
articoli, nel quale ha fatto un dettagliato resoconto su quanto gli è stato
riferito dagli addotti sotto ipnosi regressiva, affermando che: l'uomo è stato
generato da esseri immortali ai quali il Creatore diede l'ordine di
sperimentare le varie dimensioni e la morte del contenitore biologico. Questi due
esseri, (che Malanga chiama UP1 e UP2, cioè Uomo Primo primo e Uomo Primo secondo), pur non condividendo il progetto del
Creatore non poterono opporsi, ma aggirarono l'ostacolo, creando a sua volta
altre creature aliene che a loro volta crearono quei contenitori biologici,
cioè l'uomo, adatti a ospitare un’infinitesimale porzione dell’essenza divina,
estensione dello stesso Creatore?
Concretamente e allo stato attuale delle cose stiamo assistendo al totale disfacimento di tutti quei valori di umana convivenza che essi sono scaturite da menti umane disturbate, da creature diaboliche o dallo accanimento della guerra in atto tra esseri immortali o da razze aliene che vorrebbero il dominio della Terra, poco importa, ciò che al momento dovrebbe farci riflettere e la risposta che ognuno di noi dovrebbe darsi alla seguente domanda:
Voglio veramente seguire questo sinistro
piano, ideato da patetici psicopatici, per distruggere questo pianeta e con
esso ogni creatura vivente solo per la mia ipocrisia, il mio ego, la mia
insaziabile sete di potere e dominio, il tutto suggellato da un’utopica promessa,
che non verrà mai mantenuta, di immortalità?
Io ho scelto e tu? ......
1. Corrado Malanga, è un ricercatore e docente di Chimica Organica presso l'Università di
Pisa dal 1983, s’interessa dell'esplorazione nel campo degli OVNI (oggetti
volanti non identificati), da quasi quarant'anni, durante i quali ha dapprima
organizzato la ricerca per il Centro Ufologico Nazionale (CUN) con l’incarico
di responsabile del Comitato Tecnico Scientifico, proseguendo poi il suo lavoro
come fondatore del Gruppo Stargate Toscana. Fra le più indicative ricerche
effettuate dal professor Malanga, ricordiamo gli studi sulle analisi al suolo
di tracce di presunti UFO e gli studi sul fenomeno dei Crop Circle. Attualmente
i suoi interessi sono rivolti alle problematiche legate ai Rapimenti Alieni
(abduction), che studia mediante tecniche d’ipnosi regressiva e Programmazione
Neuro Linguistica.
domenica 25 luglio 2021
A PROPOSITO DI #AMBIENTE ...
A PROPOSITO DI #AMBIENTE ...
A PROPOSITO DI AMBIENTE!
giovedì 18 marzo 2021
KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: La verità sfuggente di una consapevolezza superiore
La verità sfuggente di una consapevolezza superiore
La verità sfuggente di una consapevolezza superiore
Il testo che segue è tratto dal libro di Angelo Virgillito, dal titolo: "LE STRADE NEI CIELI DEGLI ANUNNAKI", Independently published, Codice ISBN: 9798587181892, in vendita on line su Amazon.
[...] A volte è conveniente accettare talune verità, emerse dagli studi condotti
su particolari teorie alternative, per tutta una sequela di motivi, sia di tipo
informativo sia per le prove tangibili a esse connesse, eppure la molteplicità
delle contraddizioni storiche, suffragate da innumerevoli indizi, a rigor di
logica, dovrebbero far protendere l’ago della bilancia in favore delle nuove
congetture. Tuttavia c’è ancora una parte di studiosi, accademici e
ricercatori, che nonostante le evidenze, si ostinano a mantenere le proprie
posizioni. Riscrivere l’intero capitolo della storia umana innescherebbe un
processo di rivoluzione nel delicato equilibrio dell’intero panorama
culturale, societario, religioso ed
economico, in tutte le civiltà presenti sul pianeta.
Eppure se il nostro ragionamento è nel giusto, l’unica ipotesi plausibile è
quella secondo la quale gli ominidi che vagabondavano tra le terre emerse del
pianeta, il cui linguaggio era più un grugnito scimmiesco che un lessico
parlato, quando videro che dal cielo scesero delle strane creature, a bordo di
vascelli volanti, l’unico pensiero che i nostri progenitori furono in grado di
elaborare, dopo i primi momenti di smarrimento e paura, è stato intercalato
nella sfera del sovrannaturale.
Gli insegnamenti che ne derivarono furono altresì, interpretati come doni
divini, mentre i loro artefici si guardarono bene di fornire delle spiegazioni
più terrene. L’uomo però, era ancora a uno stadio troppo primitivo perché
potesse comprendere la natura e gli effetti che tali incontri avrebbero
prodotto nel corso della sua evoluzione, di conseguenza, una tale situazione,
probabilmente, spinse questi viaggiatori dello spazio a investirsi di un’aurea
divina mentre alteravano il delicato
equilibrio evolutivo della vita sulla Terra, intervenendo sulla genetica di
queste scimmie evolute. Perché?
Perché li facessero sentire onnipotenti o perché gli servivano delle
creature senzienti, ma non evolute culturalmente, per i lavori più umili, o
perché volevano testare un loro progetto di genetica?
Oppure volevano semplicemente creare una nuova razza?
Oppure volevano sostituirsi al
Creatore di tutte le cose, nel vano tentativo di scoprire il segreto dell’immortalità
dell’anima?
L’unico dato certo è quello secondo il quale tra i tanti insegnamenti e le
opportune modifiche genetiche effettuate sulle creature terrestri, l’uomo, nel
corso dei millenni è stato condizionato e istruito sul come odiare e uccidere
il proprio simile, con un unico obiettivo: la bramosia delle ricchezze e del
potere che, grazie all’uomo, suo schiavo, tali pseudo divinità rinforzavamo i propri
domini divini.
Non è né accettabile tanto meno logica l’idea che un Dio, nella sua
accezione universale, ami un figlio e odi l’altro, eppure nell’uomo è stato
innestato questo concetto deviante di base, una sorta di seme della discordia, dal
quale scaturisce l’odio e l’intolleranza sia etnica sia religiosa, le cui
posizioni, sin dagli inizi della storia conosciuta post-diluviana, sono
sfociate in guerre e genocidi di massa, solo per emulare un dio che non è,
certo, quel Nume Supremo, quel Dio creatore, quell’Architetto universale da cui
tutto è scaturito.
L’uomo però, non è più abituato a pensare o a
sentirsi parte integrante dell’universo, perché sin dalle sue origini gli è
stato insegnato ad amare un “dio” terreno precludendogli la via del sapere,
della conoscenza, per dirla in breve: gli è stata interdetta la possibilità di
acquisire ogni conoscenza che potesse farlo evolvere in consapevolezza.
Riflettendo su queste logiche mi ritrovo con più di
venti pretendenti che aspirano o che affermerebbero essere stati investiti
della grazia di Dio, quindi di essere divini. Secondo la storiografia religiosa
accompagnata da leggende sacre queste figure, che siano messia, salvatori o
figli di Dio, sarebbero scese dal cielo avendo sembianze umane, o si sarebbero
incarnate in un corpo, mostrando in egual tempo prove incontestabili della loro
origine divina compiendo miracoli, prodigi, dimostrando, di conseguenza, di
possedere virtù eccezionali.
A questo punto ci domandiamo a quale Gesù ( nella foto gesu-cristo-lunto-kreistos-il-messia-sayidna-isa) dobbiamo credere: all'Indostano Krishna, all'Indiano Buddha, a Salivahana delle isole Bermuda (foto sotto), agli dèi egizi Zulis, o Zulhe, o anche Osiride e Horus, allo scandinavo Odino, al caldeo Crite, al persiano Zoroastro, ai fenici Baal e Taut, al tibetano Indra, all'afgano Bali, al nepalese Jao, al Bilingonese Wittoba, al siriano Thammuz, al frigio Arys, al tracio Xamolxis e Zoar dei Bonzi, all'assiro Adad, ai siamesi Deva Tat e Sammonocadam, al tebano Alcide, Mikado dei Sintoos, al giapponese Beddru, Hesus o Eros e Bremrillah dei Druidi, al gallico Thor, figlio di Odino, al greco Cadmo, Hil e Feta dei Mandaiti, o ai messicani Quetzalcóatl e Gentaut, il re universale delle Sibille, a Ischy dell'isola di Formosa, al maestro divino di Platone, al santo di Xaca, ai cinesi Fohi e Tien, Adone, al figlio della vergine greca Lo, ai romani Issione e Quirino, o Prometeo del Caucaso e non certo per ultimo l'arabo Maometto, poiché ogni cultura ne aveva uno che aspirava o aveva posto le basi per la salvezza del mondo, per poi ascendere al cielo?
La visione umana è del tutto soggettiva, racchiusa all’interno di una
matrice che lo guida in funzione delle propria sfera culturale in cui l’individuo
ha vissuto e vive. Pertanto il Cristo ha assunto un’immagine e un linguaggio
consono in funzione del corredo culturale in cui si è manifestato.
In definitiva possiamo affermare che a questa domanda non è difficile
rispondere perché se c’è un unico Dio creatore, c’è un unico Gesù che poi sia
sceso numerose volte sulla terra, nel corso della storia umana e abbia assunto
numerosi nomi poco importa. E’ ciò che egli ha voluto trasmettere. E ciò che
accomuna tutte queste divinità o profeti è il suo messaggio d’Amore universale,
uguali per tutti i popoli della Terra, perché egli è il Padre, la fonte da cui
tutto è scaturito e celato nella sfera del sovrannaturale di ogni essere umano.
C’è una note dolente in tutto questo vasto panorama che racchiude l’intera
esistenza umana ed è la mistificazione del suo messaggio, che in alcune aree
del pianeta è stato volutamente alterato e adeguato a quel subdolo potere
politico e religioso, che si è imposto nel corso della storia post-diluviana,
il cui scopo è stato l’assoggettamento dei popoli per soddisfare una mente
superiore e nefasta, che sia aliena o arcontica poco importa.
La sfuggente verità
A volte è conveniente accettare talune verità, emerse dagli studi condotti
su particolari teorie alternative, per tutta una sequela di motivi, sia di tipo
informativo sia per le prove tangibili a esse connesse, eppure la molteplicità
delle contraddizioni storiche, suffragate da innumerevoli indizi, a rigor di
logica, dovrebbero far protendere l’ago della bilancia in favore delle nuove
congetture. Tuttavia c’è ancora una parte di studiosi, accademici e
ricercatori, che nonostante le evidenze, si ostinano a mantenere le proprie
posizioni. Riscrivere l’intero capitolo della storia umana innescherebbe un
processo di rivoluzione nel delicato equilibrio dell’intero panorama
culturale, societario, religioso ed
economico, in tutte le civiltà presenti sul pianeta.
Eppure se il nostro ragionamento è nel giusto, l’unica ipotesi plausibile è
quella secondo la quale gli ominidi che vagabondavano tra le terre emerse del
pianeta, il cui linguaggio era più un grugnito scimmiesco che un lessico
parlato, quando videro che dal cielo scesero delle strane creature, a bordo di
vascelli volanti, l’unico pensiero che i nostri progenitori furono in grado di
elaborare, dopo i primi momenti di smarrimento e paura, è stato intercalato
nella sfera del sovrannaturale.
Gli insegnamenti che ne derivarono furono altresì, interpretati come doni
divini, mentre i loro artefici si guardarono bene di fornire delle spiegazioni
più terrene. L’uomo però, era ancora a uno stadio troppo primitivo perché
potesse comprendere la natura e gli effetti che tali incontri avrebbero
prodotto nel corso della sua evoluzione, di conseguenza, una tale situazione,
probabilmente, spinse questi viaggiatori dello spazio a investirsi di un’aurea
divina mentre alteravano il delicato
equilibrio evolutivo della vita sulla Terra, intervenendo sulla genetica di
queste scimmie evolute. Perché?
Perché li facessero sentire onnipotenti o perché gli servivano delle
creature senzienti, ma non evolute culturalmente, per i lavori più umili, o
perché volevano testare un loro progetto di genetica?
Oppure volevano semplicemente creare una nuova razza?
Oppure volevano sostituirsi al
Creatore di tutte le cose, nel vano tentativo di scoprire il segreto dell’immortalità
dell’anima?
L’unico dato certo è quello secondo il quale tra i tanti insegnamenti e le
opportune modifiche genetiche effettuate sulle creature terrestri, l’uomo, nel
corso dei millenni è stato condizionato e istruito sul come odiare e uccidere
il proprio simile, con un unico obiettivo: la bramosia delle ricchezze e del
potere che, grazie all’uomo, suo schiavo, tali pseudo divinità rinforzavamo i propri
domini divini.
Non è né accettabile tanto meno logica l’idea che un Dio, nella sua
accezione universale, ami un figlio e odi l’altro, eppure nell’uomo è stato
innestato questo concetto deviante di base, una sorta di seme della discordia, dal
quale scaturisce l’odio e l’intolleranza sia etnica sia religiosa, le cui
posizioni, sin dagli inizi della storia conosciuta post-diluviana, sono
sfociate in guerre e genocidi di massa, solo per emulare un dio che non è,
certo, quel Nume Supremo, quel Dio creatore, quell’Architetto universale da cui
tutto è scaturito.
L’uomo però, non è più abituato a pensare o a
sentirsi parte integrante dell’universo, perché sin dalle sue origini gli è
stato insegnato ad amare un “dio” terreno precludendogli la via del sapere,
della conoscenza, per dirla in breve: gli è stata interdetta la possibilità di
acquisire ogni conoscenza che potesse farlo evolvere in consapevolezza.
Riflettendo su queste logiche mi ritrovo con più di
venti pretendenti che aspirano o che affermerebbero essere stati investiti
della grazia di Dio, quindi di essere divini. Secondo la storiografia religiosa
accompagnata da leggende sacre queste figure, che siano messia, salvatori o
figli di Dio, sarebbero scese dal cielo avendo sembianze umane, o si sarebbero
incarnate in un corpo, mostrando in egual tempo prove incontestabili della loro
origine divina compiendo miracoli, prodigi, dimostrando, di conseguenza, di
possedere virtù eccezionali.
A questo punto ci domandiamo a quale Gesù dobbiamo
credere: all'Indostano Krishna, all'Indiano
Buddha, a Salivahana delle isole Bermuda, agli dèi egizi Zulis, o Zulhe, o anche Osiride e Horus, allo scandinavo Odino,
al caldeo Crite, al persiano Zoroastro, ai fenici Baal e Taut, al tibetano Indra, all'afgano
Bali, al nepalese Jao, al Bilingonese Wittoba, al siriano Thammuz,
al frigio Arys, al tracio Xamolxis e Zoar dei Bonzi, all'assiro Adad,
ai siamesi Deva Tat e Sammonocadam, al
tebano Alcide, Mikado dei Sintoos, al giapponese Beddru, Hesus o Eros e Bremrillah dei Druidi, al
gallico Thor, figlio di Odino, al
greco Cadmo, Hil e Feta dei Mandaiti, o ai messicani Quetzalcóatl e Gentaut, il re universale delle Sibille, a Ischy dell'isola di Formosa, al maestro
divino di Platone, al santo di Xaca, ai
cinesi Fohi e Tien, Adone, al figlio della vergine greca Lo,
ai romani Issione e Quirino, o Prometeo del Caucaso e non certo per
ultimo l'arabo Maometto, poiché ogni
cultura ne aveva uno che aspirava o aveva posto le basi per la salvezza del
mondo, per poi ascendere al cielo?
La visione umana è del tutto soggettiva, racchiusa all’interno di una
matrice che lo guida in funzione delle propria sfera culturale in cui l’individuo
ha vissuto e vive. Pertanto il Cristo ha assunto un’immagine e un linguaggio
consono in funzione del corredo culturale in cui si è manifestato.
In definitiva possiamo affermare che a questa domanda non è difficile
rispondere perché se c’è un unico Dio creatore, c’è un unico Gesù che poi sia
sceso numerose volte sulla terra, nel corso della storia umana e abbia assunto
numerosi nomi poco importa. E’ ciò che egli ha voluto trasmettere. E ciò che
accomuna tutte queste divinità o profeti è il suo messaggio d’Amore universale,
uguali per tutti i popoli della Terra, perché egli è il Padre, la fonte da cui
tutto è scaturito e celato nella sfera del sovrannaturale di ogni essere umano.
C’è una note dolente in tutto questo vasto panorama che racchiude l’intera
esistenza umana ed è la mistificazione del suo messaggio, che in alcune aree
del pianeta è stato volutamente alterato e adeguato a quel subdolo potere
politico e religioso, che si è imposto nel corso della storia post-diluviana,
il cui scopo è stato l’assoggettamento dei popoli per soddisfare una mente
superiore e nefasta, che sia aliena o arcontica poco importa.
Copyright 2021 Angelo Virgillito
giovedì 18 febbraio 2021
TUTTO AVRA' UNA FINE?
domenica 10 gennaio 2021
KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: LE STRADE NEI CIELI DEGLI ANUNNAKI - II edizione
LE STRADE NEI CIELI DEGLI ANUNNAKI - II edizione
Con il precedente libro “Il tempio perduto degli Anunnaki”, del 2013, oggi ripubblicato con la formula Independently published, in una nuova versione aggiornata, ....
.... c’eravamo lasciati con un’ipotesi secondo la quale nei territori del versante meridionale dell’Etna gli antichi dèi/Anunnaki, guidati dal dio Adranòs alias Adad, una divinità siciliana risalente al II millennio a.C., avevano realizzato delle strutture scientifiche, per analizzare e sondare il sottosuolo dell’intera area simetina (un termine utilizzato da alcuni cultori di storia patria locali, per identificare quella parte di territorio paternese, ricadente nella valle del Simeto e a ridosso del versante meridionale dell’Etna). Strutture che, a seguito di un’enorme esplosione del cono vulcanico, avvenuta intorno al V millennio a.C., furono trascinate nei fondali marini del Mediterraneo, di conseguenza ogni più piccola traccia risalente al periodo precedente l’eruzione, è andata perduta per sempre. Il libro inizialmente sembrava esaustivo, tuttavia, ulteriori ricerche ci hanno condotto ad analizzare fatti e circostanze che ci hanno guidato a un'ulteriore ipotesi, che ci ha permesso di individuare un corridoio aereo utilizzato dagli antichi dèi/Anunnaki, per raggiungere il loro avamposto siciliano. Questa ulteriore indagine chiarisce e rafforza molte delle idee proposte nel precedente libro.
Così il 31 dicembre scorso ho pubblicato il terzo volume di questa saga che sembra non avere fine, dal titolo "LE STRADE NEI CIELI DEGLI ANUNNAKI". con codice ISBN 9798591006174
Il libro è in vendita su Amazon. Per facilitarvi la ricerca vi allego il link della mia pagina personale su Amazon dove troverete questo insieme a tutti gli altri libri da me pubblicati in tutti questi anni.
Copyright dicembre 2020
Angelo Virgillito
KA TAN RELIGIONE E SPIRITUALITA': LA VERITA' CI RENDE LIBERI
KA TAN RELIGIONE E SPIRITUALITA': LA VERITA' CI RENDE LIBERI : LA VERITA' CI RENDE LIBERI A volte preso dal vortice caotico de...
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