Quello che segue è uno stralcio del secondo capitolo del mio prossimo libro, da cui emerge una plausibile risposta alla scelta che fecero gli anti dèi/extraterrestri, quando decisero di realizzare lungo tutta la circonferenza del 30° parallelo terrestre, le loro megalitiche strutture architettoniche.
Che gli antichi dèi si servirono
del metodo di calcolo matematico applicando le formule della sezione aurea è un
dato che la stessa scienza ufficiale ha confermato nelle loro indagini
archeologiche. Adesso sappiamo anche che, per progettare le piramidi, gli
antichi dèi applicarono la geometria
degli Elementi, che in seguito, fu riportata alla luce da Euclide. E’
emerso, infatti, che le strutture di maggior rilievo (templi, palazzi regali e
“tombe” reali), corrispondono a una geometria e orientamento, ritenuti
nell’antichità, particolarmente sacri. Il motivo invece, per il quale le
megalitiche piramidi siano state erette lungo il 30° parallelo, allo stato
attuale delle conoscenze storiche, scientifiche e archeologiche, sfugge a
studiosi e archeologi, sia a tutti quei ricercatori i quali sviluppando le teorie
degli antichi astronauti, non sono riusciti, fino ad oggi, a fornire un’ipotesi
plausibile o almeno credibile da un punto di vista progettuale.
Il motivo delle difficoltà sta nel
fatto che nessuno è in grado di affermare, fornendo delle prove tangibili,
l’utilizzo di queste enormi piramidi. Le ipotesi sono numerose, molte si
sovrappongono, altre si contrastano, la realtà, però, sfugge a tutti. Di conseguenza in tale contesto potremmo solo
congetturare, avvalendoci dell’ipotesi maggiormente accettata dai ricercatori
della paleoastronautica,[1]17
secondo la quale le piramidi erano delle strutture all’interno delle quali
veniva prodotta un’energia di qualche genere. Per cosa servisse o qual era lo
scopo, possiamo soltanto immaginarlo.
Raffigurazione
dei tre possibili destini dell'Universo secondo la teoria della relatività:
dall'alto, Universo finito a curvatura positiva,
universo infinito a curvatura
negativa, universo piatto a curvatura nulla.
Possiamo ipotizzare a un complesso
sistema per produrre una fonte di energia illimitata, la quale, plausibilmente
alla nostra analisi, sarebbe stata utilizzata dagli antichi astronauti come
propellente per le loro astronavi; oppure potremmo ipotizzare, seguendo le
nuove congetture New Age, secondo le quali la particolare forma, data a un
solido di forma piramidale, lo stesso genera un campo elettromagnetico a
spirale, che dal l'apice del solido si estende a l’infinito, seguendo delle
precise regole matematiche della sezione aurea. Il campo generato lo possiamo
paragonare a un amplificatore, che posto su una data frequenza armonica avrebbe
generato un vasto campo comunicativo; oppure ancora, potremmo ipotizzare che
l’energia generata da queste mega-centrali energetiche fungessero da antenne
per creare intorno al pianeta una griglia protettiva o di risonanza cosmica di
collegamento. E infine, che tale flusso energetico, fosse fatto convergere in un
dato punto dello spazio, provocando una contrazione spazio-temporale, creando a
sua volta un corridoio che gli permettesse di viaggiare, con i loro veicoli spaziali, da un punto a l’altro dell’universo.
Ed è quest'ultima congettura che ha attirato la nostra attenzione, perché, dal nostro punto di vista, è più attinente con le conoscenze evolute di questi antichi dèi che giunsero sulla Terra molto tempo fa. Di certo non sono tombe, come si
ostinano a sostenere gli egittologi e gli archeologi di tutto il mondo, ormai
ridicolizzati per le posizioni assunte e nel voler a sostenere una teoria che
allo stato attuale delle conoscenze storiche, scientifiche e archeologiche,
molti ricercatori stanno dimostrando che le funzioni delle piramidi avevano
tutt’altro indirizzo e non certo dei mausolei funebri.
La totale assenza però, di reperti
che possono essere riconducibili a questa o a quella teoria, rende tali
congetture delle semplici speculazioni, ma allora perché il governo americano
ha realizzato la maggior parte delle strutture militari lungo l’immaginaria
linea del 37° parallelo, corrispondente approssimativamente a una distanza Phi
rispetto al 30° parallelo?
E’ noto che molte scoperte
archeologiche sono state occultate e non rese note pubblicamente, il motivo lo
possiamo benissimo immaginare. Lo stesso Pitrè, padre dell’archeologia moderna,
durante gli scavi condotti in Egitto, rinvenne e occultò un gran numero di
manufatti che, secondo molti commentatori, raffiguravano oggetti di natura
extraterrestre. Ciò non di meno non sono soltanto i reperti archeologici, emersi
nel corso degli innumerevoli scavi che hanno catalizzato l’attenzione di
archeologi e studiosi, in molti casi sono affiorati documenti che, una volta
tradotti, hanno fornito degli indizi fondamentali sull’origine degli antichi
dèi e, probabilmente, sulla genesi umana. Sarebbe stato troppo scioccante per
le società cristallizzate dell’Ottocento e del Novecento, sapere che la loro
stessa società era fondata su una falsa realtà storica e religiosa.
Tuttavia, nell’ambito della
speculazione teorica, emergono dei dati che, a prima vista, non dovrebbero
avere delle corrispondenze con altri punti di riferimento, come ad esempio, le
longitudini o latitudini astronomiche, celesti e geomagnetiche, però se
confrontati ai siti scelti sulla superficie terrestre, per la realizzazione
della loro opera, e se consideriamo l’unione astronomica internazionale (IAU), definita dagli astronomi alle coordinate
equatoriali calcolate nel 1958, dove il polo nord galattico è
definito alle coordinate celesti 12h 49m : e +27,4°,
mentre lo zero di longitudine è un grande semicerchio che si origina da questo
punto lungo la linea dell'angolo di posizione di 123° rispetto al polo
equatoriale, mentre la longitudine aumenta nella stessa direzione
dell'ascensione retta, risulterà che la latitudine galattica è positiva verso
il polo nord galattico, mentre è negativa verso il polo sud galattico;
l'equatore galattico ha latitudine 0. E se a questi calcoli aggiungessimo il
computo della latitudine e longitudine geomagnetica terrestre, cioè il modello
matematico standard usato per descrivere il campo magnetico terrestre e le
sue variazioni secolari, in modo da ottenere dei parametri da poter riportare
sulla mappa celeste, quale sarà il risultato?
Copyright 2018 Angelo Virgillito
[1] La teoria
degli antichi astronauti, detta anche del paleo-contatto o paleoastronautica, è l'insieme delle
teorie che ipotizzano un contatto tra civiltà extraterrestri e antiche civiltà umane, quali Sumeri,
Egizi, civiltà dell'India antica e civiltà precolombiane. Tali teorie,
diffusesi a partire della metà del XX secolo, non
sono accettate dalla comunità scientifica e
sono generalmente inquadrate nel più vasto e controverso campo
pseudoscientifico della
cosiddetta archeologia misteriosa o
pseudo archeologia. Sono anche diffuse in ufologia, rientrando in particolare
nel campo d’indagine definito "archeologia spaziale",
"archeologia ufologica" o clipeologia.
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