mercoledì 16 dicembre 2020
KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: ALLA RICERCA DELLA VERA ESSENZA UMANA
ALLA RICERCA DELLA VERA ESSENZA ANIMICA
ALLA RICERCA
DELLA VERA #ESSENZA ANIMICA
Questa è una prima bozza dell'introduzione al mio
nuovo filone d'indagine che intendo portare avanti. A tutti i miei amici e non,
vi rivolgo un invito particolare: chi volesse aiutarmi con consigli e
informazioni utili, mi contatti in privato su Fb. Grazie di CUORE!
Nel corso della vita di ogni uomo ci sono delle fasi
che ci inducono a scelte esistenziali ben definite come: la ricerca della vera
essenza animica. Esse emergono quando si raggiunge un certo grado di
consapevolezza. Ma non sono tutte rose e fiori, perché s’innesca un
complicatissimo meccanismo dovuto alla totale mancanza d'informazioni, creando
una valanga di stati interiori nei quali primeggiano particolari condizioni di
disagio che, a causa delle quali, si ha la sensazione che tutto ciò che ci circonda
inizia a restringersi, come se la realtà, che stiamo vivendo, si trasmuta
materializzandosi, per poi, dare il via a un processo di restrizione dei propri
confini dell'esistenza evolutiva dell'essere. Una costrizione mentale interiore
che soli pochi esseri umani (maschi e femmine) riescono ad avvertire, perché è
talmente fastidiosa che nel resto dell'umanità, quando ciò accade,
inconsapevolmente le loro menti attivino quel processo di auto-conservazione
innato in ogni essere vivente.
La de-evoluzione dell'essenza umana
Nell’uomo è del tutto spontaneo. Il tutto avviene inconsapevolmente e a livello neurale, in particolar modo nell’area dove risiede la componente animica. Che sia una condizione dovuta alla sua primordiale status di appartenenza al regno animale? Forse! Tuttavia è ben conosciuta nell’ambito medico con il nome di: spirito di conservazione. Ed è grazie a questa matrice genetica, che nel corso della storia umana ha permesso a quest’animale/uomo di superare molte sfide, per giungere a questo moderno stadio evolutivo, in cui ci troviamo oggi, ma che non ci appartiene.
La riprogrammazione genetica
Il legame tra cielo e terra dell’animale/uomo
Il suo ingresso nel nuovo panorama evolutivo cosmico,
non è stato del tutto trionfale, anzi, è da quel momento che l’intelletto
dell’animale/uomo, privo della sua parte animica, spezzava il legame cielo/Terra
che lo aveva, fino a quel momento, reso parte integrante dell’unicità dell’essere.
L'uomo, sin dalle sue origini, cioè prima che esso divenisse “Sapiens”,
riusciva a vedere e ad ascoltare, in perfetta sintonia con le leggi che
governano i flussi energetici dell’universo, oggi non ricorda nemmeno ciò che
ha mangiato il giorno prima se non lo legge sulla sua agenda elettronica. La
scienza ufficiale parla di una continua evoluzione biologica e di uno sviluppo
industriale che ha migliorato la condizione umana.
Ma è realmente così?
Alla luce di come l'uomo moderno interagisce nel
panorama societario, possiamo affermare senza timore di smentita che, esso si
stia trasformando in un automa, totalmente condizionato e assoggettato a un
"potere" nefasto e distruttivo.
L'uomo e le creature di altri mondi
Nel corso della storia umana, dunque, l'uomo ha raggiunto, traguardi inimmaginabili, ma, con il trascorrere del tempo, egli perdeva la stretta connessione di cielo/terra che lo aveva reso parte integrante del disegno divino. Le cause sono da addebitare a forze esterne, a creature giunte da altri mondi, che hanno interferito sul normale processo evolutivo dell’animale/uomo. Il nuovo status ha ribaltato la realtà umana, trasformando l’animale/uomo da creatura sovrana e libera, in esseri totalmente assoggettati al volere di queste creature non terrestri. E sono questi ultimi che hanno deliberatamente cancellato, distrutto e occultato, il passato dell’uomo, riprogrammando la sua mente, affinché la sfera della sua conoscenza restasse dentro i ristretti confini della mediocrità intellettuale.
Il risveglio della parte animica dell’uomo
Così oggi, ci ritroviamo a guardare scene artefatte di una realtà che non dovrebbe esistere, i cui protagonisti sono l'ego, l'arroganza e la totale repulsione a quelle nuove forme di pensiero, che stanno permettendo a molti di noi di superare quel confine che ci fu imposto, risvegliando la nostra vera essenza animica. Un confine delimitato da un ipotetico muro, creato da queste creature non terrestri nel corso della storia umana, che innestarono nell’animale/uomo un complesso meccanismo basato su restrizioni e imposizioni, da coloro i quali detenevano parte di quella conoscenza che gli antichi dèi/alieni condivisero soltanto con alcuni umani. Eppure sono in pochi fino ad oggi, gli umani che hanno osato spingersi oltre quel muro, di là del quale hanno scorto non panorami idilliaci, ma la vera natura umana nella sua manifestazione e interazione con tutto ciò che alimenta e muove ogni singola fase evolutiva, generando quella consapevolezza cosmica a cui tutti noi apparteniamo.
Una nuova indagine
Ed è da questa riflessione che da qualche giorno ho iniziato a pormi delle domande che esulano dal quel panorama restrittivo in cui mi ero addentrato circa venticinque anni fa. Tuttavia, alla luce delle nuove ricerche e studi da me condotti sull'origine umana, ho supposto, erroneamente, che fosse dovuta a una singola razza, ma per quanto appreso, oggi, ritengo che il primato di “creatori” potrebbe essere accreditato a più razze non terrestri. Creatori o meno resta un’evidente realtà: sulla Terra vive una razza, il moderno uomo sapiens, la cui latente energia vitale è contesa tra decine e decine di razze non terrestri. Eppure essa resta l’animale più misterioso presente su questo pianeta.
Ma qual è la
vera essenza dell'uomo?
Angelo Virgillito
Copyright © dicembre 2020
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I ponti della #conoscenza #umana
"Uno dei tratti tipici di ogni epoca è il modo in cui si cerca di integrare le esperienze e le conoscenze dell'umanità. Questo vuol dire presupporre un'azione di sinergie che operano oltre i normali limiti della cognizione umana riconosciuta. Tale azione si rispecchia nella storia di ciò che Toynbee e altri hanno definito 'civiltà' ... Ogni civiltà possiede un nucleo di creatività orientato su una serie di valori. Questo significa che i valori rappresentano ponti tra il noto e l'ignoto."
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una riproduzione assira del dio Nabu (Anunnaki) |
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