venerdì 30 ottobre 2015
KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: CHI FU A SALVARE L'UOMO DALL'ESTINZIONE ???
KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: CHI FU A SALVARE L'UOMO DALL'ESTINZIONE ???: Chi fu a salvare l’uomo dall’estinzione, Dio, gli antichi dèi o gli alieni venuti dal cielo? Il mito del Diluvio Universale è di ori...
CHI FU A SALVARE L'UOMO DALL'ESTINZIONE ???
Chi fu a salvare l’uomo dall’estinzione, Dio, gli antichi dèi o gli alieni venuti dal cielo?
Il mito del Diluvio Universale è di origine sumerica, le cui cause vengono fatte risalire a una scelta divina. In un poema, in lingua sumerica, conosciuto come Enki e Ninḫursaĝa risalente agli inizi del secondo millennio (tre testi: Nippur, Ur e uno di provenienza sconosciuta), composto da 284 versi con pochi passi lacunosi, viene così descritto il mondo prima della civiltà.
(SUX)
« dili-ni-ne dilmunki-a
u3-bi2-in-nu2
ki den-ki dnin-sikil-la ba-an-da-nu2-a-ba ki-bi sikil-am3 ki-bi dadag-ga-am3 dilmunki-a ugamušen gu3-gu3 nu-mu-ni-be2 darmušen-e gu3 darmušen-re nu-mu-ni-ib-be2 ur-gu-la saĝ ĝiš nu-ub-ra-ra ur-bar-ra-ke4 sila4 nu-ub-kar-re ur-gir15 maš2 gam-gam nu-ub-zu šaḫ2 še gu7-gu7-e nu-ub-zu nu-mu-un-su2 munu4 ur3-ra barag2-ga-ba mušen-e an-na munu4-bi na-an-gu7-e tum12mušen-e saĝ nu-mu-un-da-RU-e igi-gig-e igi-gig-me-en nu-mu-ni-be2 saĝ-gig-e saĝ-gig-me-en nu-mu-ni-be2 um-ma-bi um-ma-me-en nu-mu-ni-be2 ab-ba-bi ab-ba-me-en nu-mu-ni-be2 ki-sikil a nu-tu5-a-ni iri-a nu-mu-ni-ib-sig10-ge lu2 id2-da bal-e ĝi6-de3 nu-mu-ni-be2 niĝir-e zag-ga-na nu-um-niĝin2-niĝin2 nar-e e-lu-lam nu-mu-ni-be2 zag iri-ka i-lu nu-mu-ni-be2 » |
(IT)
« Quando (Enki) da solo a Dilmun
giaceva,
il posto dove egli giaceva con sua moglie Ninsikila, quel posto era puro, quel posto era splendente. A Dilmun il corvo non gracchiava; l'uccello-dar non gridava "Dar! Dar!"; il leone non uccideva; il lupo non sbranava l'agnello; il cane non soggiocava le capre; il porco non mangiava l'orzo; alla vedova quando aveva sparso il malto sul tetto, gli uccelli non mangiavano il malto; la colomba non mangiava il seme; l'ammalato agli occhi non diceva: "Sono ammalato agli occhi!"; colui che aveva mal di capo non diceva: "Ho male al capo!"; la donna vecchia non diceva: "Sono una donna vecchia!"; l'uomo vecchio non diceva: "Sono vecchio!"; la vergine non trovava acqua nella città per bagnarsi; il traghettatore non diceva: "È mezzanotte!"; l'araldo non andava in giro; il cantante non cantava [dicendo]: "Elulam!"; fuori della città non si udivano pianti. » |
Una delle tante raffigurazione della dea Ninharsag, la quale sarebbe, secondo le fonti sumeriche, creatrice e madre surrogata ante litteram del primo uomo, Adamu. |
Per i credenti di tutto il mondo e ognuno secondo la propria visione religiosa, la salvezza di alcuni di loro è da attribuire a Dio, altri imputano la salvezza dell’uomo ad antichi dèi e, infine, ci ritroviamo a confrontarci con le congetture dei moderni studiosi di ufologia, secondo i quali la razza umana fu assoggettata da una specie non terrestre, molto evoluta, la quale nella ricerca dell’immortalità s’imbatté nell’uomo Primo. Un essere frutto della Creazione cosmica nel quale sussiste, da sempre, il seme dell’immortalità. Una sorta di contenitore biologico che ben si adattava alle esigenze vitali di queste creature extraterrestri. L’uomo però, per sua natura ha la tendenza a evolversi, perché secondo l’ordine della Creazione l’Animus umano, nel suo arricchimento spirituale, deve percorrere un particolare cammino, nel quale sono previste delle tappe e una di esse è l’esperienza che deve acquisire in questa dimensione, per accedere alle successive.
Sono concetti forti e, per molti addirittura scioccanti, ciò non di meno è quanto emerge da una comparazione di tutte le credenze esoteriche e cosmologiche, custodite gelosamente da tutte le civiltà antiche. Se consideriamo che in tutte le culture del pianeta i cui riferimenti astronomici riguardano uno specifico settore del cielo dove brillano le Pleiadi
e supponiamo che in quest’ammasso stellare esiste una civiltà, molto evoluta, di creature uguali nell’aspetto alla razza umana e se consideriamo che l’uomo sarebbe stato creato a immagine e somiglianza degli antichi dèi, il ragionamento assume una valenza di concretezza molto plausibile. Tuttavia il panorama delle razze extraterrestri è molto variegato, anche se biologicamente la matrice è unica che in seguito, poi, si è diversificata, in un periodo evolutivo più o meno lungo, durante il quale ha svolto un ruolo fondamentale nell’evoluzione e diversificazione etnica, tutti gli eco-sistemi presenti sulla Terra. Di conseguenza parlare di Rettiliani o di Pleidiani è come voler raccontare la nostra evoluzione. Non dobbiamo dimenticare che l’origine dell’uomo o una sua parte, è legata proprio ai rettili. Nel mio ultimo libro “Gli alieni del pianeta Terra”, ho scritto:
Tra le tante si distinguono i mammiferi, i quali si svilupparono da un gruppo di Amnioti . I primi Amnioti apparvero intorno al tardo Carbonifero (Il Carbonifero è compreso tra 359,2 ± 2,5 e 299,0 ± 0,8 milioni di anni fa (Ma), preceduto dal Devoniano e seguito dal Permiano.), e dai rettiliomorfi ancestrali. In pochi milioni di anni, da essi si distinsero due importanti linee evolutive: i Sauropsidi, dai quali discesero i Rettili e gli Uccelli, e i Sinapsidi, considerati i progenitori dei Mammiferi. La tecnica dell'orologio molecolare ha consentito di datare la separazione tra i due raggruppamenti a circa 310 milioni di anni fa i quali sono stati suddivisi in tre gruppi principali: monotremi, marsupiali e placentati.
E’ probabile che la storia della colonizzazione della Terra, da parte di razze proveniente da altri mondi o dimensioni, ebbe inizio decine di milioni di anni fa, se non addirittura centinaia di milioni di anni fa, quando a causa di forti interferenze planetarie sul terzo pianeta, creatosi circa 4,5 miliardi di anni fa, in un Sistema solare all’estremità della galassia che ci ospita, si erano sviluppati i mastodontici Sauri. Una fauna dalle proporzioni gigantesche, animali che raggiungevano i 40 metri di lunghezza e dal peso di svariate decine di tonnellate. Poi, improvvisamente qualcosa accadde 65 milioni di anni fa: l’impatto di un meteorite, come si ostina a enucleare la scienza ufficiale, o molto più probabilmente fu un’operazione chirurgica volta allo sterminio di questi enormi animali, ciò non di meno quando i delicati equilibri dell’eco-sistema terrestre ritornarono alla normalità, e la fauna riprese il suo posto nel processo vitale del pianeta, queste creature erano scomparse definitivamente dal processo evolutivo terrestre. Chi fu l’artefice o l’ideatore non c’è dato saperlo e, chi sa se mai l’uomo saprà come andarono realmente i fatti in quel tempo lontano.
E’ plausibile teorizzare che lo scopo fu di epurare la Terra, popolata da questi enormi forme di vita, per permettere uno sviluppo più equilibrato della fauna terrestre, ciò non di meno quando il pianeta riprese il suo equilibrio naturale e la vita riprese a proliferare, dalla lunga lista erano scomparsi soltanto i Sauri di terra, di cielo e di mare, mentre altri esseri viventi come le balene o le centenarie testuggini rimasero “miracolosamente” in vita. Se le cause fossero state attribuite a un’improbabile collisione meteoritica ogni forma di vita, che inizialmente si estinse, dopo il riequilibrio terrestre, la vita sul pianeta avrebbe ripreso a svilupparsi là dove era stata interrotta, invece, dalla lunga lista, scomparvero soltanto queste magnifiche e mastodontiche creature. Bizzarro è dir poco!
Sitchin fu forse tra i primi, se non il primo,a presentare ipotesi alternative nell’ambito della “teoria degli antichi astronauti” coinvolgendo queste divinità del pantheon sumero e la loro patria di origine, la loro provenienza dal pianeta Nibiru.
Un altro ricercatore l’italiano, il milanese Paolo Brega, invece sostiene un’altra teoria sull’origine del pianeta Nibiru, che pur accettando la personale traduzione e interpretazione che fornì lo studioso azero Zacharia Sitchin, sui miti mesopotamici e la particolare provenienza degli Anunnaki da questo ipotetico pianeta, presuppone altri scenari.
Chi conosce, dichiara Brega, le idee portate avanti e sostenute da Progetto Atlanticus e presentate oltre che nel blog “Le Stanze di Atlanticus” e nel nostro podcast “Atlanticast”, sa benissimo che non sposo al 100% le idee proposte da Sitchin pur riconoscendone molti aspetti validi e sicuramente una grande ispirazione per ciò che questo ha rappresentato nell’ambito della ricerca alternativa. Il punto forse di maggior contrasto tra le mie idee e quelle di Sitchin è forse proprio quello relativo alla provenienza degli Anunnaki. Ma questo senza escludere l’esistenza di Nibiru, anzi, confermandola! Penso sappiate tutti quanto Sitchin venne deriso per aver esposto questa sua teoria riguardo alle origini degli Anunnaki e dell’homo sapiens. E anche per aver pensato alla sola esistenza di un pianeta come Nibiru... già, ma solo perché Sedna non era ancora stato scoperto! Sedna per chi non lo conoscesse è un pianeta transnettuniano che, insieme a diversi altri corpi celesti scoperti recentemente è caratterizzato da una orbita molto ellittica tale da consentire il suo passaggio nei pressi del sistema solare una volta ogni... una volta ogni 12000 anni a confronto dei quali i 3600 di Nibiru risultano quasi essere una inezia. Ora, né Sedna né gli altri pianeti trans-nettuniani, finora scoperti, hanno ovviamente le caratteristiche di Nibiru, ovviamente su di essi sussistono le condizioni per il sostentamento di una civiltà evoluta come quella prevista dalle teorie di Sitchin. Ma il punto è che se esistono pianeti come Sedna o Eris non possiamo più escludere a priori l’esistenza di un pianeta come Nibiru con caratteristiche orbitali descritte da Sitchin tanto meno deridere gratuitamente tale ipotesi.
Ciò che più colpisce di questi oggetti è la forma della loro orbita, apparentemente inspiegabile. Una simulazione prodotta con un Orbit Simulator (simulatore orbitale) alcuni astronomi, Alessandro Morbidelli e Harold F. Levinson, hanno condotto un esperimento volto a dimostrare l’origine dell’orbita di Sedna , di conseguenza di altri corpi celesti simili.
L’esperimento parte da un assunto di base ancora più sconvolgente, ovvero che il Sole non sia da solo, ma faccia parte di un sistema stellare binario e che sia accompagnato da una nana bruna. Tra l’altro le osservazioni astronomiche hanno dimostrato che è più probabile riscontrare sistemi stellari binari o addirittura più complessi piuttosto che stelle singole, soprattutto per quanto concerne la classe astronomica del Sole.
Questa idea viene ripresa nell’ambito della ricerca borderline nella teoria proposta da Andrew Lloyd il quale attribuisce alla presunta nana bruna il nome di Dark Star, anche conosciuta come Nemesis.Teoria che peraltro trova conferma anche nello studio fatto dal fisico statunitense Richard A. Muller per spiegare una presunta regolarità delle estinzioni di massa osservata nella storia dei fossili, sostenendo che il Sole abbia una stella gemella, una nana bruna, che vi orbita intorno con un periodo di ritorno di circa 26 milioni di anni.
L’idea originale di Andrew Lloyd è che Nibiru sia in realtà un corpo celeste orbitante intorno a questa stella, Nemesis , la cui orbita lo porta ad avvicinarsi al sistema solare ogni 3600 anni in accordo con quanto affermato da Sitchin, ma soprattutto dai miti sumeri ai quali Lloyd sembra ricondursi nelle sue ricerche.
Il pianeta Nibiru, secondo questa teoria, potrebbe venire pertanto utilizzato come “traghetto” da Nemesis al sistema solare e viceversa per ipotetici abitanti, o ex-abitanti, dei pianeti interni del sistema stellare compagno del Sole.
Potremmo allora intendere Nibiru non come il pianeta patria di origine degli Anunnaki, quanto una sorta di astronave generazionale, utilizzata centinaia di migliaia di anni fa, per raggiungere i pianeti interni al sistema solare adatti alla vita come la Terra o Marte, in previsione della conclusione del ciclo vitale della loro stella di origine: Nemesis?
Rappresentazione artistica di Nemesis come una nana rossa vista nelle vicinanze di un campo di detriti con il Sole visibile al centro. CC BY-SA 3.0 File:Nemesis.png - Caricato da Anynobody~commonswiki Creato: 21:52, 19 December 2008 (UTC)
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L'idea di un sistema solare binario non è come potrebbe sembrare un azzardo astronomico se andiamo ad approfondire alcune tra le più recenti ipotesi astronomiche. La stella di Scholz per onorare l’astronomo tedesco Ralf-Dieter Scholz che la svelò a fine 2013, la cui traiettoria indica che la stella di Scholz, circa 70.000 anni fa passò a circa 52.000 UA (unità astronomiche) di distanza dalla Terra, in altre parole circa 0,8 anni luce o 8.000 miliardi di chilometri. Un tiro di schioppo, in termini astronomici, considerando che Proxima Centauri si trova a 4,2 anni luce. Gli astronomi spiegano che, con ogni probabilità, la stella abbia attraversato la parte più esterna della Nube di Oort, ovvero di quella regione alle estreme propaggini del Sistema Solare, area in cui gli astronomi ipotizzano che sia il luogo dove una densa nube sferica, contenente miliardi di comete, che orbita tra 20 000 e 100 000 AU o 0,3 e 1,5 a.l. (Anni Luce) dal Sole.
Secondo Coryn Bailer-Jones, astrofisico all’istituto di astronomia Max Planck di Heidelberg, nel suo recente studio pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, dopo aver simulato al computer le orbite di oltre 50mila stelle, ha scoperto che c’è una probabilità del 90% che una nana bruna attraversi l’orbita della nube di Oort, poco all’esterno del nostro Sistema solare, tra 240mila e 470mila anni.
La Scienza ci spiega che il Sole è una stella di classe stellare “G” abbastanza comune nell’Universo conosciuto, pertanto sulla base delle osservazioni, fino ad ora realizzate, gli astronomi hanno ipotizzato che la maggioranza delle stelle, della stessa classe stellare del Sole vive in un sistema orbitale multiplo. Ovvero in un sistema nel quale sono presenti due o più stelle in rotazione intorno ad un comune centro di massa. Sempre la Scienza, poi, ci spiega che il movimento del Sistema Solare intorno al centro dell’Universo non è “lineare”, come dovrebbe essere per una stella singola e relativi pianeti, ma un movimento complesso di oscillazioni posto su 3 assi di un sistema binario. Ben oltre l’orbita di Plutone gli astronomi Chadwick Trujillo e Scott Sheppard, hanno scoperto un pianeta nano, in seguito denominato 2012 VP113, che va ad aggiungersi al più noto 90377 Sedna, un oggetto transnettuniano che orbita attorno al Sole su di un’orbita particolarmente eccentrica (stiamo parlando di 12.000 anni di rivoluzione!). La scoperta, di rilievo, apre un dibattito scientifico molto complesso sulla possibile presenza di un grande pianeta o di una nana bruna, di massa superiore persino a quella di Giove all’interno della nube di Oort, la cui presenza sarebbe la sola spiegazione delle orbite ellittiche dei cosiddetti pianeti trans nettuniani, di cui il Nibiru di Sitchin farebbe effettivamente parte.
Potremmo continuare per ore a raccontare altre ipotesi, ma preferisco che siate voi a esprimere il vostro pensiero.
P.s.: Un particolare ringraziamento a Paolo Brega per avermi permesso di utilizzare la sua teoria nell'esporre questo articolo.
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giovedì 15 ottobre 2015
KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: Prossimo all'uscita il libro: " GLI ALIENI DEL PIA...
KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI/ANUNNAKI: Prossimo all'uscita il libro: " GLI ALIENI DEL PIA...: A tutti i miei amici ormai manca poco alla presentazione ufficiale, in Prima Nazionale del libro "GLI ALIENI DEL PIANET...
Prossimo all'uscita il libro: " GLI ALIENI DEL PIANETA TERRA"
A tutti i miei amici ormai manca poco alla presentazione ufficiale, in Prima Nazionale del libro "GLI ALIENI DEL PIANETA TERRA", Un'affascinate indagine sulla genesi dell'uomo articolata sulle conoscenze scientifiche e antropologiche in relazione a l’ipotesi extraterrestre.
"Avere tra le mani un libro - ha dichiarato Beatrice Mummolo, ricercatrice - che ci offre la possibilità di valutare se il
nostro pensiero sull'esistenza dell'essere umano sia plausibile o meno, è una
cosa meravigliosa. Quanti di noi si sono chiesti come mai siamo qui e adesso,
quando potremmo non esserci e forse mai nati? Personalmente mi sono spesso
chiesta se sono nata una, cento, o mille volte. E quanti di noi si sono chiesti
se l'essere umano è frutto dei quattro elementi della Creazione: Acqua, Fuoco,
Terra e Aria; oppure dopo la nostra creazione, siamo stati osservati a lungo,
da entità extraterrestri che, in seguito, ci hanno manipolati, migliorati o
peggiorati? ... O forse proveniamo addirittura da un altro pianeta o da
un'altra dimensione di esseri più intelligenti dato che, sulla Terra, gli unici
esseri viventi intelligenti siamo noi.
Ecco che, nella presentazione di questo
libro, abbiamo la possibilità di dare una risposta plausibile alle nostre
innumerevoli domande e pian piano sostituire i nostri punti interrogativi in
esclamativi se tutto ciò che qui è teoricamente scritto, offre la possibilità
di valutarne la veridicità.
Il nostro Pianeta è unico del nostro sistema solare, adatto a sostenere
la vita allo stesso modo di come la concepiamo noi, cosi come anche noi Umani
siamo unici tra miliardi di specie viventi nel Mondo. La nostra Terra conta
appena 4,54 miliardi di anni, è quindi giovanissima e, se vogliamo, ancora un
po’ instabile e delicata per potersi rigenerare, là dove la mano dell'uomo l'ha
fortemente inquinata e resa instabile, nei suoi fenomeni naturali. Dal tempo
della nascita del nostro Pianeta a oggi sono trascorsi molti periodi e per
agevolare lo studio, gli esperti suddivisero la storia della Terra nelle
seguenti categorie temporali: Era, Periodo, Epoca ed Età. Alle cinque Ere che
dividono l’evoluzione del pianeta, ne è stata aggiunta un’altra: la sesta che
si manifesterà teoricamente fra circa 3-4mila anni. Durante le fasi delle Ere
il pianeta, con tutte le specie viventi, compreso l’Uomo, si sono evolute subendo
dei cambiamenti non solo fisici ma anche mentali e psicologici.
Dopo ogni
evento importante tutto si adatta a ciò che si è rinnovato e, qualche volta,
avvengono errori di natura cromosomica come malformazioni di ogni genere, sia
sugli animali sia sugli umani, ma anche sui vegetali e sul mondo minerale; ma
anche la manipolazione genetica ha accelerato questo processo evolutivo
sicuramente anomalo su tutti i piani. Resta un interrogativo: Manipolata da chi
o da che cosa? ... Ed ecco che in questo libro ogni cosa, ogni fatto e ogni
evento viene dettagliatamente spiegato dall’inizio della creazione ai giorni
nostri."
Beatrice Mummolo
ricercatrice
indipendente
iventietnei@gmail.com
Copyright © Angelo Virgillito
Edizioni RdV/2015
Tutti i diritti riservati, nessuna
parte di questo libro può essere riprodotta in alcuna forma senza
l’autorizzazione scritta dell’Autore, ad eccezione di brevi citazioni destinate
alle recensioni.
lunedì 12 ottobre 2015
Gli esseri eterei di 18 milioni di anni fa
Oggi vi propongo uno stralcio del nuovo libro che sto scrivendo dal titolo provvisorio: "Val Demone la terra degli antichi dèi/Anunnaki", il cui tema è: "Gli esseri eterei di 18 milioni di anni fa". Il testo inoltre è accompagnato dalle relative note.
[...] Le più antiche leggende insegnano che i primi abitanti della Terra
erano esseri eterei, ermafroditi, che sarebbero discesi dal pianeta Venere, 18
milioni di anni fa, per popolare una terra chiamata Lemuria. Dopo molti anni di
vita sulla Terra i loro corpi si materializzarono gradualmente, poi, come
lamenta Platone, il maschio si separò dalla femmina, che da allora è alla
ricerca della sua compagna spirituale.
L'Ermafrodito dormiente, copia romana in marmo del II secolo d.C. da originale ellenistico del II secolo a.C. |
Potremmo accostare questi eventi a forze sovrannaturali o divine,
oppure ai favolosi Venusiani, ma in realtà è il metodo adottato da una
particolare razza d’origine nefasta la quale, per sopravvivere in questa
dimensione, deve nutrirsi di una particolare energia vitale, che, coincidenza
della vita, è prodotta dall’uomo. La nascita poi, delle religioni ha modificato
la loro stessa origine, classificando tali creature, come demoni e antichi
Angeli che in un tempo lontano, si ribellarono al loro Dio. Infatti, nella cultura religiosa e nella filosofia greca, tale essere
si pone a metà strada fra ciò che è Divino e ciò che è umano, con la funzione
di negoziatore tra queste due dimensioni, una specie d’intermediario. Socrate[1] riferisce di un dàimon o "guida divina" che lo
assistette spesso in ogni sua decisione. Si tratterebbe di una sorta di
«coscienza morale» che si rivela progressivamente come forma di delirio e
d’ispirazione divina, una voce
identificabile come l'autentica natura dell'anima umana, la ritrovata coscienza di Sè[2].
In
Platone il dèmone Eros, figlio di
Penia e di Poros, è quella forza
demonica che consente all'uomo di elevarsi verso il sovrasensibile. Anche gli
Stoici, cioè quella corrente
filosofica e spirituale d’impronta razionale e panteista, fondata intorno al
300 a.C. ad Atene da Zenone
di Cizio[3],
con un forte orientamento etico, sostengono
l'esistenza dei Dèmoni come di esseri
che vigilano sugli uomini condividendone i sentimenti. In seguito, l'uso
negativo di tale termine nel vocabolario cristiano assunse un nuovo significato
interpretativo nello designare lo spirito maligno (demonio), divenendo da allora in poi oggetto di
studio della demonologia[4]. In termini positivi,
tuttavia, il significato di daimon può essere accostato per certi versi
all'angelo custode, o alla
nozione di genio tutelare.
Figura 4: Eros attico in una immagine del
V secolo a.C. conservata nel Museo del Louvre. Eros è, nel Simposio di
Platone, un Dèmone intermediario tra gli uomini e gli dei. Dio primordiale
è raffigurato con le ali per la sua capacità di elevarsi dal mondo terreno
alla sfera celeste.
|
Oggi queste creature d’origine non terrestre vengono
definite con svariati nomi: grigi, rettiliani, dragoniani, arconti, mantidi,
lux, che secondo un’ipotesi accettata da tutti i ricercatori di ufologia,
sarebbero le razze non terrestri più ostili nei confronti dell’umanità. Ovviamente
in tale panorama non mancano gli Anunna(ki). I grigi, ad esempio,
nell’immaginario collettivo, a volte, vengono chiamati anche Alieni di razza Alfa, Zeta o Reticuliani dal nome
del sistema stellare ζ Reticuli[5] che è stato loro attribuito da alcuni
ufologi e sono l'ipotetico tipo di extraterrestre intelligente che appare più di frequente nei
moderni stereotipi sugli alieni,
nei media, nell'ufologia e nelle
teorie del complotto, incluse le narrazioni dei rapimenti alieni. La prima
popolare apparizione di esseri analoghi risale al 1977 nel film Incontri ravvicinati del III tipo;
personaggi simili sono in seguito apparsi in numerosi film e fiction TV di fantascienza,
solitamente come alieni benevoli e non invasori, e sono presenti tra i miti del Movimento Raeliano[6].
Le due componenti del sistema di Zeta Reticuli: ζ2 Reticuli è la stella in alto nell'immagine. |
I Rettiliani invece, chiamati a volte, uomini rettili o
uomini serpente, sono
o sarebbero, secondo l’ortodossia classica, creature leggendarie menzionate nella mitologia e nel folclore di varie culture, aventi fattezze di
rettile umanoide. In epoca contemporanea sono anche presenti per lo più nella
fantascienza, nell'ufologia e
nelle teorie del complotto, che per descriverli usano anche i termini di
rettiloide, rettiliano, umanoide rettiliano, dinosauroide, sauriano, uomo
lucertola, Homo saurus e infine, tale definizione racchiuderebbe persino una
popolazione composta dal popolo lucertola, che vivrebbe sottoterra. E’ ipotesi
di molti ricercatori e ufologi che tali razze vivevano già sulla Terra milioni
se non addirittura decine di milioni di anni fa.
Nella classificazione delle razze aliene elaborata
dall'ufologo Brad Steiger[7], i
rettiliani apparterrebbero al cosiddetto tipo Delta.
Secondo alcuni ufologi, questo tipo di alieni ricorre nei presunti avvistamenti
con minore frequenza rispetto ai grigi e ai nordici. Gli alieni nordici o semplicemente nordici o pleiadiani, che secondo alcuni
ufologi proverrebbero dalle Pleiadi, sono, secondo alcune teorie ufologiche, un’ipotetica
popolazione di origine extraterrestre. Insieme ai grigi e ai rettiliani sono tra gli
extraterrestri più diffusi nell'immaginario ufologico. Secondo gli ufologi, che
ne sostengono l'esistenza, avrebbero forma e caratteristiche umanoidi, tanto da
essere indistinguibili dagli umani stessi.
In particolare avrebbero pelle di
colore con una tonalità che va dal bianco a un rosa chiaro; occhi molto chiari
di color ambra, verdi, azzurri o albini leggermente
allungati e capelli biondi; sono sensibili ai raggi solari; sarebbero alti tra
175 e 190 centimetri e, in alcuni casi superano anche i 2 metri di altezza. La
maggior parte di queste creature non terrestri sono di sesso maschile. Alcuni
ufologi affermano che in passato queste creature sarebbero state scambiate per
entità divine, entrando nell'immaginario collettivo in varie forme tra cui angeli, santi e messaggeri divini. Hanno un respiro
molto lento e una pressione sanguigna più bassa se paragonata a quella umana.
Per fortuna in questo immenso panorama esistono razze, le quali
evolutesi spiritualmente sono riuscite a impedire che il potere distruttivo
innato in altre razze gli permettesse di colonizzare la Terra, mentre stanno
cercando di far comprendere all’umanità l’importanza che ricopre l’uomo stesso
nel disegno del Creatore. In seno a tale panorama sono nate diverse scuole di
pensiero, una di queste, molto più plausibile rispetto a tutte le altre, è
quella che risponde a una delle domande esistenziali che l’uomo si è sempre
posto: chi siamo?
Sin dalle origini l’uomo ha tentato di rispondere o trovare una
risposta che potesse spiegare e rivelare all’umanità un tale segreto. Storici,
accademici, esegeti, filosofi e persino i grandi luminari della scienza hanno
proposto la loro particolare visione del chi
siamo, eppure la risposta è stata sempre lì, in bella vista e sotto gli
occhi di tutti. Ogni cultura presente sul pianeta e sin dalle origini racconta
che l’uomo è il frutto del Dio Creatore, il quale espresse il suo Pensiero, da
cui scaturì l’energia che diede forma alla materia in tutte le sue forme.
E’ una conseguenza logica pensare che l’uomo sia stato generato da un
pensiero che si è trasmutato in materia, le cui parti chimiche trovando un
equilibrio tra alcuni elementi hanno generato la vita. Ciò dimostra che l’uomo
è una dei tanti elementi energetici presenti nello spazio[8] o vuoto
siderale. In definitiva potremmo definire l’uomo come una forma materiale del
pensiero Primo, ma l’uomo ha dimenticato chi è realmente, come ha scordato le
infinite capacità del proprio intelletto. Oggi si parla di Anima,
quella estensione divina presente in ogni essere vivente, ma nessuno sa, ancora,
come riconnettersi con essa, se un giorno l’uomo riuscirà a risvegliare la sua
parte animica, sarà in grado di viaggiare da un universo a l’altro, come stanno
facendo altre creature extraterrestri che provenendo da universi
iper-dimensionali giungono sulla Terra, per impedirci di risvegliare la nostra
vera natura di esseri energetici multidimensionali.
Fantasie?
Forse, eppure l’analisi improntata su una logica di
causa-effetto ne potrebbe dimostrare la validità. Infatti, se nell'ambito
dell'approssimazione adiabatica (o di Born-Oppenheimer), cioè di un oggetto
impenetrabile al calore o termicamente isolante, applicando le regole della
meccanica quantistica e di quella
statistica, lo studio fornirebbe
modelli per le reazioni chimiche e
le interazioni in semplici sistemi chimici e fisici, il cui termine
"(iper)superficie" deriva dal fatto che l'energia totale di un
sistema atomico può essere
rappresentata come una curva o
una superficie (multidimensionale),
con le posizioni atomiche che rappresentano le variabili, di conseguenza si potrebbe ipotizzare il sistema su cui
sono improntati questi viaggi iper-dimensionali tra un universo e l’altro. Per
meglio chiarire questo concetto e, per avere una
migliore visualizzazione pratica possiamo immaginarci un paesaggio, dove lo
spostamento assiale nord-sud ed est-ovest sono due variabili indipendenti
(l'equivalente di due parametri geometrici della molecola), e l'altezza del
terreno in un dato punto sarebbe l'energia associata a un dato valore di tali
variabili.
L’uomo
però, non ha sufficienti competenze, gli approcci ai teoremi quantistici e la
loro verificabilità ancora non trovano il giusto equilibrio tra teoria e
pratica. Di conseguenza e per il momento, lasciamo che gli scienziati
sviluppino, in termini pratici, le teorie quantistiche e, forse, un giorno quando
saremmo in grado di padroneggiare questi nuovi modelli matematici e di viaggiare
con enormi astronavi da un universo a l’altro, alla scoperta di nuovi mondi.
Copyrigith © Angelo Virgillito
Tutti i diritti riservati, nessuna parte di questo articolo può
essere riprodotta in alcuna forma senza l’autorizzazione scritta dell’Autore, ad
eccezione di brevi citazioni destinate alle recensioni.
NOTE:
[1]
Socrate (in greco antico Σωκράτης, traslitterato in Sōkrátēs; Atene nel demo di
Alopece, 470 a.C./469 a.C. – Atene, 399 a.C.) è stato un filosofo greco antico,
uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale. Il
contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico
consiste nel suo metodo d'indagine:
il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell'elenchos (ἔλεγχος,
"confutazione") applicandolo prevalentemente all'esame in comune
(εξεταζειν, exetazein) di
concetti morali fondamentali. Per
questo Socrate è riconosciuto come padre fondatore dell'etica o filosofia morale.
[1]
Socrate (in greco antico Σωκράτης, traslitterato in Sōkrátēs; Atene nel demo di
Alopece, 470 a.C./469 a.C. – Atene, 399 a.C.) è stato un filosofo greco antico,
uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale. Il
contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico
consiste nel suo metodo d'indagine:
il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell'elenchos (ἔλεγχος,
"confutazione") applicandolo prevalentemente all'esame in comune
(εξεταζειν, exetazein) di
concetti morali fondamentali. Per
questo Socrate è riconosciuto come padre fondatore dell'etica o filosofia morale.
[2]
Carl Gustav Jung definisce
il Sé (Selbst) come la totalità
psichica rispetto cui l'Io, la nostra parte cosciente, è solo una piccola
porzione. Egli ritiene che il compito dell'attività psicanalitica sia quello di
istituire un rapporto gerarchico tra il Sé e lo Io, tra la totalità e la parte,
in grado di soddisfare le condizioni per una ripresa del movimento evolutivo
che lui chiama Individuazione, e che era stato arrestato dalla nevrosi conseguente a un irrigidimento delle
richieste dell'Io rispetto ai bisogni individuativi del Sé.
[3] Zenone di Cizio (Cizio, 336 - 335 a.C. – 263 a.C.) è stato un filosofo
greco di origine fenicia, nativo
di Cipro, considerato dagli studiosi moderni il fondatore dello stoicismo. [4]
La demonologia è lo studio delle credenze riguardanti
le creature definite demoni. Queste
credenze possono essere diffuse all’interno di tradizioni religiose e/o
popolari e consistono nella convinzione dell'esistenza di esseri
sovrannaturali, malvagi e potenti
in grado di influire sulle vicende umane. Si affianca all'angelologia, che
assume significato analogo nel campo di studi opposto, cioè quello sugli
angeli. I demoni rappresentano in molte culture entità del pantheon infernale,
suddivise in gerarchie “militari” definite "legioni". Ogni demone è
dotato di caratteristiche peculiari, quali diverse funzioni e capacità.
Soprattutto all'interno di credenze nelle quali si ammettono l'azione di questi
nel mondo umano e l'interazione con l'essere umano, essi possiedono un proprio
aspetto e un sigillo (una sorta di firma autenticante) utile soprattutto
all'operatore dell'occulto che si
serve dei loro poteri per scopi personali (es. magia nera).
[5] Zeta Reticuli (ζ Ret / ζ Reticuli) è un sistema stellare binario localizzato a 39,2 anni luce dalla Terra. Si trova nella
costellazione australe del Reticolo, ed è composto di due stelle simili al Sole di quinta magnitudine e separate visualmente tra loro da 310
secondi d’arco. [6] Il Movimento
raeliano è un nuovo movimento
religioso basato sulla credenza
secondo cui alcuni extraterrestri scientificamente
avanzati, chiamati elohim, avrebbero creato la vita sulla Terra attraverso
l'ingegneria genetica. Il movimento crede inoltre che, grazie a un'opportuna
combinazione di clonazione e
trasferimento della mente, sia possibile raggiungere l'immortalità. [7]
Brad Steiger (Fort Dodge, 19 febbraio 1936) è uno scrittore e
giornalista statunitense. Nato in Iowa in
una famiglia di agricoltori, compiuti gli studi è divenuto prima insegnante in
una high school e poi istruttore
in un college. Dal 1956 ha
cominciato a pubblicare i suoi primi articoli su argomenti riguardanti il
paranormale. Nel 1965 ha
pubblicato il suo primo libro. Tra il 1970 e il 1973 ha tenuto una rubrica settimanale,
intitolata The Strange World
of Brad Steiger, pubblicata in più di 100 quotidiani e riviste in tutto il mondo. Dalla metà degli
anni ottanta al 2002 ha condotto
seminari negli USA e in altre
nazioni e ha preso parte a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive.
Steiger ha pubblicato 164 libri con una tiratura superiore a 17 milioni di
copie e più di 2000 articoli. I suoi libri riguardano per la maggior parte il
paranormale, l’ufologia, i misteri preistorici e la spiritualità. Steiger è
stato il primo ufologo ad avere parlato di extraterrestri di tipo rettiliano nel suo libro Flying Saucers are hostile (I dischi volanti sono ostili),
pubblicato nel 1967. Il tema sarà in seguito ripreso e reso popolare dallo
scrittore cospirazioni sta David Icke.
[8]
Lo spazio è il luogo indefinito e non limitato
nel quale si ritiene siano contenute tutte le cose materiali. Queste, avendo
un'estensione, ne occupano una parte e assumono nello spazio una posizione la
quale viene definita in maniera quantitativa secondo i principi della
geometria, e, qualitativamente, secondo relazioni di vicinanza (lontananza) e
di grandezza (piccolezza). Lo spazio fisico reale si ritiene sia
tridimensionale, anche se nella fisica moderna tale spazio tridimensionale è
considerato come parte di un continuo a quattro dimensioni detto spazio-tempo, che comprende
anche il tempo. In matematica possono
essere definiti "spazi" con un numero di dimensioni anche maggiore di
quattro, e con complesse strutture sottostanti. Le osservazioni sperimentali
confermano finora l'ipotesi di uno spazio tridimensionale fino a dimensioni
subatomiche. La fisica delle alte energie, e in particolare gli esperimenti al
Large Hadron Collider del CERN, ricercano possibili manifestazioni di
extradimensionali su scale
subatomiche. Il concetto di spazio è considerato di fondamentale importanza per
la comprensione dell'universo fisico.
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