Oggi vi propongo uno stralcio del nuovo libro che sto scrivendo dal titolo provvisorio: "Val Demone la terra degli antichi dèi/Anunnaki", il cui tema è: "Gli esseri eterei di 18 milioni di anni fa". Il testo inoltre è accompagnato dalle relative note.
[...] Le più antiche leggende insegnano che i primi abitanti della Terra
erano esseri eterei, ermafroditi, che sarebbero discesi dal pianeta Venere, 18
milioni di anni fa, per popolare una terra chiamata Lemuria. Dopo molti anni di
vita sulla Terra i loro corpi si materializzarono gradualmente, poi, come
lamenta Platone, il maschio si separò dalla femmina, che da allora è alla
ricerca della sua compagna spirituale.
L'Ermafrodito dormiente, copia romana in marmo del II secolo d.C. da originale ellenistico del II secolo a.C. |
Potremmo accostare questi eventi a forze sovrannaturali o divine,
oppure ai favolosi Venusiani, ma in realtà è il metodo adottato da una
particolare razza d’origine nefasta la quale, per sopravvivere in questa
dimensione, deve nutrirsi di una particolare energia vitale, che, coincidenza
della vita, è prodotta dall’uomo. La nascita poi, delle religioni ha modificato
la loro stessa origine, classificando tali creature, come demoni e antichi
Angeli che in un tempo lontano, si ribellarono al loro Dio. Infatti, nella cultura religiosa e nella filosofia greca, tale essere
si pone a metà strada fra ciò che è Divino e ciò che è umano, con la funzione
di negoziatore tra queste due dimensioni, una specie d’intermediario. Socrate[1] riferisce di un dàimon o "guida divina" che lo
assistette spesso in ogni sua decisione. Si tratterebbe di una sorta di
«coscienza morale» che si rivela progressivamente come forma di delirio e
d’ispirazione divina, una voce
identificabile come l'autentica natura dell'anima umana, la ritrovata coscienza di Sè[2].
In
Platone il dèmone Eros, figlio di
Penia e di Poros, è quella forza
demonica che consente all'uomo di elevarsi verso il sovrasensibile. Anche gli
Stoici, cioè quella corrente
filosofica e spirituale d’impronta razionale e panteista, fondata intorno al
300 a.C. ad Atene da Zenone
di Cizio[3],
con un forte orientamento etico, sostengono
l'esistenza dei Dèmoni come di esseri
che vigilano sugli uomini condividendone i sentimenti. In seguito, l'uso
negativo di tale termine nel vocabolario cristiano assunse un nuovo significato
interpretativo nello designare lo spirito maligno (demonio), divenendo da allora in poi oggetto di
studio della demonologia[4]. In termini positivi,
tuttavia, il significato di daimon può essere accostato per certi versi
all'angelo custode, o alla
nozione di genio tutelare.
Figura 4: Eros attico in una immagine del
V secolo a.C. conservata nel Museo del Louvre. Eros è, nel Simposio di
Platone, un Dèmone intermediario tra gli uomini e gli dei. Dio primordiale
è raffigurato con le ali per la sua capacità di elevarsi dal mondo terreno
alla sfera celeste.
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Oggi queste creature d’origine non terrestre vengono
definite con svariati nomi: grigi, rettiliani, dragoniani, arconti, mantidi,
lux, che secondo un’ipotesi accettata da tutti i ricercatori di ufologia,
sarebbero le razze non terrestri più ostili nei confronti dell’umanità. Ovviamente
in tale panorama non mancano gli Anunna(ki). I grigi, ad esempio,
nell’immaginario collettivo, a volte, vengono chiamati anche Alieni di razza Alfa, Zeta o Reticuliani dal nome
del sistema stellare ζ Reticuli[5] che è stato loro attribuito da alcuni
ufologi e sono l'ipotetico tipo di extraterrestre intelligente che appare più di frequente nei
moderni stereotipi sugli alieni,
nei media, nell'ufologia e nelle
teorie del complotto, incluse le narrazioni dei rapimenti alieni. La prima
popolare apparizione di esseri analoghi risale al 1977 nel film Incontri ravvicinati del III tipo;
personaggi simili sono in seguito apparsi in numerosi film e fiction TV di fantascienza,
solitamente come alieni benevoli e non invasori, e sono presenti tra i miti del Movimento Raeliano[6].
Le due componenti del sistema di Zeta Reticuli: ζ2 Reticuli è la stella in alto nell'immagine. |
I Rettiliani invece, chiamati a volte, uomini rettili o
uomini serpente, sono
o sarebbero, secondo l’ortodossia classica, creature leggendarie menzionate nella mitologia e nel folclore di varie culture, aventi fattezze di
rettile umanoide. In epoca contemporanea sono anche presenti per lo più nella
fantascienza, nell'ufologia e
nelle teorie del complotto, che per descriverli usano anche i termini di
rettiloide, rettiliano, umanoide rettiliano, dinosauroide, sauriano, uomo
lucertola, Homo saurus e infine, tale definizione racchiuderebbe persino una
popolazione composta dal popolo lucertola, che vivrebbe sottoterra. E’ ipotesi
di molti ricercatori e ufologi che tali razze vivevano già sulla Terra milioni
se non addirittura decine di milioni di anni fa.
Nella classificazione delle razze aliene elaborata
dall'ufologo Brad Steiger[7], i
rettiliani apparterrebbero al cosiddetto tipo Delta.
Secondo alcuni ufologi, questo tipo di alieni ricorre nei presunti avvistamenti
con minore frequenza rispetto ai grigi e ai nordici. Gli alieni nordici o semplicemente nordici o pleiadiani, che secondo alcuni
ufologi proverrebbero dalle Pleiadi, sono, secondo alcune teorie ufologiche, un’ipotetica
popolazione di origine extraterrestre. Insieme ai grigi e ai rettiliani sono tra gli
extraterrestri più diffusi nell'immaginario ufologico. Secondo gli ufologi, che
ne sostengono l'esistenza, avrebbero forma e caratteristiche umanoidi, tanto da
essere indistinguibili dagli umani stessi.
In particolare avrebbero pelle di
colore con una tonalità che va dal bianco a un rosa chiaro; occhi molto chiari
di color ambra, verdi, azzurri o albini leggermente
allungati e capelli biondi; sono sensibili ai raggi solari; sarebbero alti tra
175 e 190 centimetri e, in alcuni casi superano anche i 2 metri di altezza. La
maggior parte di queste creature non terrestri sono di sesso maschile. Alcuni
ufologi affermano che in passato queste creature sarebbero state scambiate per
entità divine, entrando nell'immaginario collettivo in varie forme tra cui angeli, santi e messaggeri divini. Hanno un respiro
molto lento e una pressione sanguigna più bassa se paragonata a quella umana.
Per fortuna in questo immenso panorama esistono razze, le quali
evolutesi spiritualmente sono riuscite a impedire che il potere distruttivo
innato in altre razze gli permettesse di colonizzare la Terra, mentre stanno
cercando di far comprendere all’umanità l’importanza che ricopre l’uomo stesso
nel disegno del Creatore. In seno a tale panorama sono nate diverse scuole di
pensiero, una di queste, molto più plausibile rispetto a tutte le altre, è
quella che risponde a una delle domande esistenziali che l’uomo si è sempre
posto: chi siamo?
Sin dalle origini l’uomo ha tentato di rispondere o trovare una
risposta che potesse spiegare e rivelare all’umanità un tale segreto. Storici,
accademici, esegeti, filosofi e persino i grandi luminari della scienza hanno
proposto la loro particolare visione del chi
siamo, eppure la risposta è stata sempre lì, in bella vista e sotto gli
occhi di tutti. Ogni cultura presente sul pianeta e sin dalle origini racconta
che l’uomo è il frutto del Dio Creatore, il quale espresse il suo Pensiero, da
cui scaturì l’energia che diede forma alla materia in tutte le sue forme.
E’ una conseguenza logica pensare che l’uomo sia stato generato da un
pensiero che si è trasmutato in materia, le cui parti chimiche trovando un
equilibrio tra alcuni elementi hanno generato la vita. Ciò dimostra che l’uomo
è una dei tanti elementi energetici presenti nello spazio[8] o vuoto
siderale. In definitiva potremmo definire l’uomo come una forma materiale del
pensiero Primo, ma l’uomo ha dimenticato chi è realmente, come ha scordato le
infinite capacità del proprio intelletto. Oggi si parla di Anima,
quella estensione divina presente in ogni essere vivente, ma nessuno sa, ancora,
come riconnettersi con essa, se un giorno l’uomo riuscirà a risvegliare la sua
parte animica, sarà in grado di viaggiare da un universo a l’altro, come stanno
facendo altre creature extraterrestri che provenendo da universi
iper-dimensionali giungono sulla Terra, per impedirci di risvegliare la nostra
vera natura di esseri energetici multidimensionali.
Fantasie?
Forse, eppure l’analisi improntata su una logica di
causa-effetto ne potrebbe dimostrare la validità. Infatti, se nell'ambito
dell'approssimazione adiabatica (o di Born-Oppenheimer), cioè di un oggetto
impenetrabile al calore o termicamente isolante, applicando le regole della
meccanica quantistica e di quella
statistica, lo studio fornirebbe
modelli per le reazioni chimiche e
le interazioni in semplici sistemi chimici e fisici, il cui termine
"(iper)superficie" deriva dal fatto che l'energia totale di un
sistema atomico può essere
rappresentata come una curva o
una superficie (multidimensionale),
con le posizioni atomiche che rappresentano le variabili, di conseguenza si potrebbe ipotizzare il sistema su cui
sono improntati questi viaggi iper-dimensionali tra un universo e l’altro. Per
meglio chiarire questo concetto e, per avere una
migliore visualizzazione pratica possiamo immaginarci un paesaggio, dove lo
spostamento assiale nord-sud ed est-ovest sono due variabili indipendenti
(l'equivalente di due parametri geometrici della molecola), e l'altezza del
terreno in un dato punto sarebbe l'energia associata a un dato valore di tali
variabili.
L’uomo
però, non ha sufficienti competenze, gli approcci ai teoremi quantistici e la
loro verificabilità ancora non trovano il giusto equilibrio tra teoria e
pratica. Di conseguenza e per il momento, lasciamo che gli scienziati
sviluppino, in termini pratici, le teorie quantistiche e, forse, un giorno quando
saremmo in grado di padroneggiare questi nuovi modelli matematici e di viaggiare
con enormi astronavi da un universo a l’altro, alla scoperta di nuovi mondi.
Copyrigith © Angelo Virgillito
Tutti i diritti riservati, nessuna parte di questo articolo può
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eccezione di brevi citazioni destinate alle recensioni.
NOTE:
[1]
Socrate (in greco antico Σωκράτης, traslitterato in Sōkrátēs; Atene nel demo di
Alopece, 470 a.C./469 a.C. – Atene, 399 a.C.) è stato un filosofo greco antico,
uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale. Il
contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico
consiste nel suo metodo d'indagine:
il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell'elenchos (ἔλεγχος,
"confutazione") applicandolo prevalentemente all'esame in comune
(εξεταζειν, exetazein) di
concetti morali fondamentali. Per
questo Socrate è riconosciuto come padre fondatore dell'etica o filosofia morale.
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