martedì 8 novembre 2016

RITORNO ALLE ORIGINI

   Ci sono aspetti della vita, circoscritti nella nostra sfera emotiva, che se analizzati nella giusta prospettiva ci forniscono delle tracce, degli indizi che, il più delle volte, indicano il cammino che dovremmo percorre in questa dimensione, per accrescere la nostra evoluzione quantica. 
   Ma qualcuno ci indusse a credere che il nostro pensiero primitivo non fosse abbastanza evoluto da comprenderne a pieno il significato, inducendoci a cambiare le nostre logiche mentali su una falsa realtà.
   Ci hanno indotto a credere in forze divine e in uomini prodigiosi e in loro nome milioni di creature si sono immolate e continuano a farlo ancora oggi. Ci hanno inserito in un sistema dal quale non si può sfuggire se non con la morte.



  Ci hanno indotto a eseguire le nostre funzioni di creature terrestri come automi subordinati e sacrificabili.
    Potrebbero essere concetti di natura filosofica, magari dettati da un evento traumatico, ma provate a raggiungere un luogo affollato e cercate nei gesti, nei comportamenti di chi vi sta intorno il senso di ciò che essi vivono, vi rendereste subito conto quanto malessere si sprigiona nell'aria, saturandola. E non c'è modo di uscirne. 
  

 Gli studiosi ci definiscono una razza bellicosa, ma lo siamo davvero?
   Ritengo di no, le nostre azioni sono indotte da chi pensa di poter governare il pianeta, spingendoci ad abbracciare un credo religioso, o schierandoci su ideologie politiche destinate all'arricchimento personale di una particolare elite di persone. 
   Ci illudiamo d'essere dei privilegiati, ai quali tutto è permesso persino distruggere la nostra stessa esistenza. Le nuove generazioni avviluppate dal progresso tecnologico hanno reciso ormai, quel piccolo lembo che ci legava alla nostra vera natura, perché, in quanto tali, non si rendano conto che noi sono parte integrante di un complesso ciclo cosmico.
   Ma è, altresì vero che spronati, spinti, guidati dal contesto societario in cui viviamo, abbiamo dimenticato l'importanza della nostra essenza. 
   Così ci ritroviamo a inseguire mete e traguardi irraggiungibili. La storia non è Storia è una farsa teatrale scritta solo per ingannarci, assoggettarci e renderci schiavi di chi realmente ha il destino dell'umanità nelle sue mani. 
    Eppure demolire questo "sistema" non occorrono guerre o stermini di massa, è sufficiente spostarsi per iniziare a vedere ciò che fino ad oggi c'è stato precluso. Non essere bieco, ma impara a pensare con la tua mente, non accettare ogni informazione come se fosse un dogma religioso, analizza da più prospettive eventuali e diversificate ipotesi, vedrai che pian piano il mondo ti apparirà diverso e più a tua misura. E mentre la tua mente si evolve nei nuovi schemi neuronici il "Sistema" inizia a perdere la sua voracità. 
   Riconnettersi con ciò che realmente noi siamo è l'unica strada percorribile per la nostra stessa evoluzione.


COPYRIGHT by Angelo Virgillito

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