mercoledì 13 gennaio 2016

ALLA RICERCA DELLA PROVA "REGINA"

Siamo negli anni ’80, un periodo molto caldo per quanto riguarda gli avvistamenti di oggetti non identificati, le segnalazioni giungono da tutte le parti del mondo, soprattutto in America, ma non solo, tanto che due autorevoli politici, l’On. Tom C. Clark, ex membro della Corte Suprema degli Stati Uniti ed ex ministro di Grazia e Giustizia, insieme con l’On. Giudice Francis Bergan, ex membro della corte d’Appello dello stato di New York, e la rivista americana National Enquirer, hanno deciso di offrire un milione di dollari a colui o coloro che saranno in grado di fornire la prova regina della presenza di UFO, provenienti dallo spazio interplanetario.

L’articolo fu ripreso da una nota rivista ufologica italiana, a firma di Daniela Cartier, la quale, nel servizio, spiega quali sono le regole per l’acquisizione del premio. La proposta lanciata dalla rivista americana aveva una clausola che ne determinava il tempo di consegna. Infatti, l’offerta sarebbe scaduta il 30 giugno del 1977. Da ciò che sappiamo il premio non è stato mai assegnato, nonostante che la commissione che avrebbe dovuto valutare tutti i documenti pervenuti, fu sopraffatta da foto e descrizioni di avvistamenti, non trovò congrua nessuna prova attestante l’esistenza degli UFO sulla Terra.


Fu una trovata pubblicitaria della rivista americana Enquirer o fu l’ennesimo tentativo dei poteri deviati di dimostrare che gli UFO non esistono?

Ancora oggi c’è lo chiediamo! Se lo chiedono gli scienziati che pensano che tutto debba essere spiegato tramite l’approccio scientifico, se lo chiedono gli ufologi che, nonostante le conclamate prove, vengono considerati dei visionari, se lo chiede anche la gente comune, che tempestata d’informazioni forvianti, non sa più cosa credere.

Hanno talmente rimestato tale panorama che gli scettici sono diventati sempre più indifferenti, agli scienziati gli è stato imposto il silenzio, pena la fine della carriera scientifica e persino la morte, qualora fossero state divulgate informazioni di primaria importanza sugli UFO, mentre ai ricercatori seri, che da anni stanno investigando sugli UFO, hanno acceso notevoli dubbi. Dubbi che, molto spesso, sono accentuati da notizie false, divulgate da una élite specializzata nella disinformazione e intimidazione dei testimoni. E’ una notevole perdita di tempo, di denaro e di energie, che alla lunga, secondo questi poteri deviati, dovrebbero far desistere questi ricercatori.

Per fortuna ciò non accade, anzi, ogni qual volta gli ufologi riescono a smascherare una notizia falsa, rafforza l’idea che gli UFO esistono, altrimenti governi e agenzie non si darebbero tanto da fare a depistare e a influenzare le masse.

Tutto questo accadeva nei decenni successivi al conflitto mondiale, ma d’allora a oggi ben poco è cambiato. Hanno declassificato migliaia di File sugli UFO, giusto il contentino per chi da anni si batteva sulla verità della presenza aliena sulla Terra e l’effetto è stato dirompente.

Le masse si sono acquietate e gli ufologi sono stati travolti dalla mole d’informazioni, la cui maggior parte dovrà essere verificata. Ma la realtà è ben diversa; esistono panorami inquietanti sulla presenza di razze aliene sulla Terra, che se divulgate sconvolgerebbero i delicati equilibri sociali, economici e finanziari del pianeta. Le prove, scarne in verità, in possesso degli ufologi, non lascerebbero dubbi sulla presenza di razze aliene sulla Terra, ma l’umanità è stata talmente soggiogata dalla politica, dalle caste e dalle religioni, che preferiscono ignorare l’evidenza anziché rischiare d’essere tacciati come visionari. Eppure sono molti che dietro a un “confessionale” esprimerebbero il loro assenso sulle teorie degli antichi astronauti.
I media che dovrebbero garantire un’informazione obiettiva dei fatti, nel 99 per cento dei casi vengono sistematicamente ignorati, mentre il restante un per cento, non potendo farne a meno, viene divulgato, ma pone la stessa notizia in modo ridicolo e allegorico, ciò dimostra soltanto che, ciò che nacque come organo di libera informazione si è dimostrato essere un potente strumento per manovrare le masse.

Stiamo vivendo uno dei peggiori periodi della storia umana. Le tecnologie vengono migliorate ad ogni nuovo giorno, tanto da assistere a dei “miracoli” quotidiani, tutto sembrerebbe compiuto per migliorare la vita umana, ma non è così. L’uomo prima che diventasse Sapiens era una creatura, un ingranaggio, piccolo se volete, nel delicato equilibrio cosmico. Egli riusciva a interagire con il Tutto, poi qualcosa accadde, improvvisamente, divenne Sapiens, cioè diede inizio alla sua stessa de-evoluzione. Perse ogni contatto con ciò che era diventato per trasformarsi in uno strumento nelle mani e nelle menti di una razza superiore. Questo potrebbe spiegare, da un certo punto di vista, il perché noi, oggi, siamo alla spasmodica ricerca della nostra coscienza interiore, ma siamo talmente bombardati da informazioni irreali che non sappiamo più dove stiamo andando o cosa stiamo aspirando.


Qualcuno, tuttavia, sta cercando di riappropriarsi delle vecchie conoscenze, utilizzando i più svariati metodi, qualcun altro è riuscito a creare delle labili connessioni con realtà metafisiche differenti, riuscendo a intravedere nuovi orizzonti. Le difficoltà sono molto spesso insormontabili e non tutti riescono nell’intento. Molto spesso sono stati allucinatori, dovuti a diversi aspetti dello stress o indotti da episodi traumatici che segnano lo stato mentale e la psichiatria ha una lunga casistica a riguardo. I pochi che rimangono, forse, sono i più fortunati, magari il loro status mentale era già predisposto a simili interazioni. Purtroppo non c’è un libro che possa spiegare quale metodo utilizzare per riappropriarsi della propria coscienza, perché ogni percorso è soggettivo, cioè varia da persona a persona. 

Tutti vorremmo riappropriarci della nostra vera natura, ma siamo veramente capaci di raggiungere un tale obiettivo. Siamo davvero disposti a non utilizzare più l’auto, il cellulare, la lavatrice, la lavastoviglie, la luce nelle nostre case e nelle strade, di vivere con i prodotti che noi stessi dovremmo coltivare, siamo disposti a rinunciare alla pizza, al ristorante, al cinema, ai viaggi, agli agi, cui siamo stati abituati sin da piccoli e ritornare a ristabilire gli equilibri armonici universali ???  

Angelo Virgillito  ©   2016   

   

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